Storia del Bene
Gli elementi raccolti nel corso del procedimento di prevenzione a carico di A.G. sorreggono il quadro di qualificata pericolosità sociale formulato a suo carico. Tali elementi sono sorretti da dichiarazioni rese in particolare da un collaboratore di giustizia, facente parte di Cosa Nostra e impegnato nel traffico di sostanze stupefacenti; tali dichiarazioni furono valutate attendibili dal Tribunale perché fornirono informazioni con un riscontro preciso rispetto ai luoghi e ai nomi delle persone coinvolte. Da tale collaboratore A.G. venne indicato come “uomo d’onore della famiglia di P. di R.”.
Dalle dichiarazioni del collaboratore emerse che il G. avrebbe avuto un ruolo nella preparazione di una grossa partita di droga inviata negli Stati Uniti: in quell’occasione il G. avrebbe messo a disposizione una casa. Si sottolineò anche il ruolo di “vivandiere” di G. per i soggetti che in quell’operazione stavano raffinando la droga. La partita di droga era destinata ad esponenti di spicco di Cosa Nostra trapiantati in America.
I riscontri raccolti trovarono conferma nel fatto che G. era stato giudicato colpevole del delitto di associazione a delinquere di tipo mafioso con sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo nel 1984, con la quale gli era stata irrogata la pena di anni sei, mesi otto di reclusione e £40.000.000 di multa
A fronte di questi elementi venne applicata al proposto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni tre, la misura di prevenzione patrimoniale e si impose una cauzione di 500mila lire.
Il Tribunale di Palermo nel 1995 ordinò la confisca degli appezzamenti di terreno nel territorio di Cesana Torinese – Bousson. La confisca definitiva dei terreni situati a Cesana Torinese avvenne nel 1996.
Tipologia e descrizione
Cinque terreni agricoli, dove una parte degli appezzamenti è destinata a seminativo, prato e prato irriguo di media fertilità, una parte, a margine strada comunale di Thures, destinati a prato e una piccola porzione di terreno, a margine della strada comunale.
Riutilizzo
I beni vennero destinati al Comune di Cesana Torinese nel 1999. Il comune di Cesana nel maggio 2006 aveva concesso all’associazione Acmos i terreni per predisporre un’attività di tipo agricolo. Tuttavia, alcune caratteristiche dei terreni, come la difficoltà nell’esatta individuazione, la ridotta grandezza e l’eccessiva frammentazione sulla montagna, hanno portato alla conclusione che il miglior utilizzo di tali beni confiscati sia quello attuale: l’alpeggio degli allevatori della zona. Per lasciare un segno tangibile dell’impegno contro le mafie, durante questa esperienza di gestione l’Acmos ha provveduto a piantare dei “pini della legalità” in un terreno di proprietà del Comune situato a valle degli appezzamenti confiscati alla ‘ndrangheta. Successivamente, Acmos ha rinunciato ai beni lasciando al comune l’intero riutilizzo.
Oggi i terreni fanno parte di un’area comune destinata al verde pubblico, al pascolo, all’allevamento, all’alpeggio.