Storia del bene
Il bene era intestato a R.A., indagato per associazione mafiosa (‘ndrangheta). Dalle indagini emerse che il proposto era collegato ad altri soggetti per il controllo dei voti nelle elezioni amministrative di Grugliasco. Vi è la prova che “l’essere appartenuto a tale associazione ha fruttato all’A. profitti illeciti”, rappresentati dai “risultati delle prime bancarotte”, poi cresciuti con “i profitti da lavori edili ottenuti grazie all’intimidazione mafiosa e con i profitti dell’usura e della ricettazione di gioielli rubati”.
La notevole entità delle ricchezze dell’A. è percepibile grazie alla entità dei sequestri effettuati tra ottobre e novembre del 1995. Nel 1998 il Tribunale di Torino ha disposto la confisca definitiva del bene tramite misura di prevenzione.
Tipologia e descrizione
Otto appartamenti in condominio: uno al piano terra di 34mq; sei di 29mq in condizioni discrete; uno di 53mq.
Riutilizzo
Il bene è stato mantenuto al patrimonio dello stato per fini istituzionali con decreto del 2006. E’ stato assegnato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ufficio dighe di Torino, ma è attualmente inutilizzato perchè occupato abusivamente dagli anarchici. La prefettura attende che venga trovata una destinazione per procedere allo sgombero.