Storia del Bene
Attraverso la testimonianza di diverse persone, il Tribunale di Torino ricostruì più vicende di usura in cui era coinvolto V.S. La ricostruzione della vita del soggetto portò a rilevare “elementi indiziari seri di una continuità nel delitto di usura, inframmezzato – ove necessario per vincere la resistenza dei debitori – da delitti di minacce ed estorsioni”. All’inizio degli anni ’70, S., dopo un periodo di carcere cui era stato condannato per reati quali estorsione e rissa, fu assunto presso una ditta come venditore specializzato, ma dopo un breve periodo fu licenziato a causa dei suoi precedenti con la giustizia.
L’unica attività legale successiva a questa fu come commesso presso la ditta di quella che sarebbe diventata sua moglie. Attività avviata nel 1983 e dichiarata fallita nel 1994. A seguito del 1994, né il proposto, né la consorte dichiararono attività lavorativa, pur continuando a sostenere un elevato tenore di vita. Per giustificare le entrate di cui disponeva il proposto perseverò, come lui stesso ha dichiarato, nell’attività di prestasoldi, specificando tuttavia di applicare tassi legali e non usurai. Si delineò, quindi il percorso seguito per lungo tempo dal proposto, che avrebbe vissuto “abitualmente con i proventi dell’attività di usura”.
Nel 2001 vennero sequestrati i beni appartenenti al proposto, alla moglie e al di lui fratello. Dalle indagini effettuate, emerse che il denaro necessario all’acquisto dell’appartamento intestato a S., proveniva dall’attività di usura. Infatti i soli risparmi dei coniugi afferenti all’area patrimoniale del proposto, erano quelli connessi all’attività usuraria e alle altre attività illecite commesse da S., non certo all’attività di commesso o a quella di agente specializzato nel settore vendite, attività che il S. aveva indicato come fonti da cui traeva sostentamento.
A legittimare la confisca dei beni precedentemente sequestrati in via preventiva, fu la mancata dimostrazione della provenienza lecita del denaro utilizzato per l’acquisto e anzi la “prova indiziaria della sua provenienza da usura”.
Nel 2002 il Tribunale di Torino dispose la confisca dei beni, divenuta definitiva nel 2003.
A legittimare la confisca, la prova in base alla quale l’appartamento fu acquistato in un periodo in cui non veniva svolta nessun’altra attività, se non quella dell’usura, a sostentamento dei coniugi.
Tipologia e descrizione
Appartamento in condominio di 127 mq con box auto di 14 mq.
Riutilizzo
L’appartamento sito in via Tiziano è stato destinato al Comune in data nel 2007 e consegnato nel 2008. Successivamente è stato affidato dal Comune all’Associazione Self Help onlus.