Via Tiziano 36

Via Tiziano 
36, 
Torino, 
Torino

Storia del Bene

Attraverso la testimonianza di diverse persone, il Tribunale di Torino ricostruì più vicende di usura in cui era coinvolto V.S. La ricostruzione della vita del soggetto portò a rilevare “elementi indiziari seri di una continuità nel delitto di usura, inframmezzato – ove necessario per vincere la resistenza dei debitori – da delitti di minacce ed estorsioni”. All’inizio degli anni ’70, S., dopo un periodo di carcere cui era stato condannato per reati quali estorsione e rissa, fu assunto presso una ditta come venditore specializzato, ma dopo un breve periodo fu licenziato a causa dei suoi precedenti con la giustizia.

L’unica attività legale successiva a questa fu come commesso presso la ditta di quella che sarebbe diventata sua moglie. Attività avviata nel 1983 e dichiarata fallita nel 1994. A seguito del 1994, né il proposto, né la consorte dichiararono attività lavorativa, pur continuando a sostenere un elevato tenore di vita. Per giustificare le entrate di cui disponeva il proposto perseverò, come lui stesso ha dichiarato, nell’attività di prestasoldi, specificando tuttavia di applicare tassi legali e non usurai. Si delineò, quindi il percorso seguito per lungo tempo dal proposto, che avrebbe vissuto “abitualmente con i proventi dell’attività di usura”.

Nel 2001 vennero sequestrati i beni appartenenti al proposto, alla moglie e al di lui fratello. Dalle indagini effettuate, emerse che il denaro necessario all’acquisto dell’appartamento intestato a S., proveniva dall’attività di usura. Infatti i soli risparmi dei coniugi afferenti all’area patrimoniale del proposto, erano quelli connessi all’attività usuraria e alle altre attività illecite commesse da S., non certo all’attività di commesso o a quella di agente specializzato nel settore vendite, attività che il S. aveva indicato come fonti da cui traeva sostentamento.

A legittimare la confisca dei beni precedentemente sequestrati in via preventiva, fu la mancata dimostrazione della provenienza lecita del denaro utilizzato per l’acquisto e anzi la “prova indiziaria della sua provenienza da usura”.
Nel 2002 il Tribunale di Torino dispose la confisca dei beni, divenuta definitiva nel 2003.

A legittimare la confisca, la prova in base alla quale l’appartamento fu acquistato in un periodo in cui non veniva svolta nessun’altra attività, se non quella dell’usura, a sostentamento dei coniugi.

Tipologia e descrizione

Appartamento in condominio di 127 mq con box auto di 14 mq.

Riutilizzo

L’appartamento sito in via Tiziano è stato destinato al Comune in data nel 2007 e consegnato nel 2008. Successivamente è stato affidato dal Comune all’Associazione Self Help onlus.

  • Ultimi aggiornamenti