Viale Alcide Bona 43

Via Alcide Bona 
43, 
Caselle Torinese, 
Torino

Storia del Bene

Il bene era intestato a D.A.F. D.A.F., classe 1960, aveva già precedenti per estorsione e ricettazione a partire dal 1995. Fu arrestato durante l’operazione Minotauro nel 2011 in quanto appartenente alla struttura della ‘ndrangheta di Torino nota come “crimine”, ovvero quel gruppo che all’interno dell’organizzazione si occupava delle estorsioni e delle azioni violente.

Dai procedimenti emerge l’“onnipresenza dell’imputato nelle vicende che hanno scandito la vita del “crimine” torinese”. Era figura di riferimento per gli appartenenti e si occupava inoltre della raccolta dei soldi per il mantenimento dei membri in carcere, tra cui C.A.

In sede di prevenzione, nel 2013 il Tribunale di Torino ha disposto la confisca definitiva delle tre unità immobiliari intestate alla moglie di D.A.F., in quanto fu rilevata una sproporzione tra reddito dichiarato e investimenti effettuati. Ciò portò a presupporne l’origine illecita.

D.A.F. viene condannato in via definitiva nel 2015 per partecipazione ad associazione criminale di stampo mafioso e per numerosi e continui episodi di estorsione. Avendo scelto l’imputato il rito abbreviato la pena è ridotta a 7 anni di reclusione.

Tipologia e descrizione

La villa si compone di 7,5 vani oltre ad autorimessa di mq 22 e tettoia di mq 43. Il bene si trova nella zona residenziale a bassa densità abitativa a 300 metri dal centro storico di Caselle.

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