Di cosa dovremmo parlare quando parliamo di corruzione. Il contributo del Professor Alberto Vannucci

Il terzo tassello del percorso che AP-profondimenti dedicato al tema della corruzione è affidato ad Alberto Vannucci. Dopo il richiamo del sociologo Rocco Sciarrone a rimettere il fenomeno al centro dell’attenzione pubblica e l’analisi della docente della Scuola nazionale dell’amministrazione Valentina Donini riguardo alle strategie per prevenirne la diffusione: il professore di scienza politica dell’Università di Pisa focalizza su cosa si debba intendere per corruzione.

Il contributo di Alberto Vannucci*

Partendo dalla consapevolezza, restituita dai numeri tratti dal sondaggio eurobarometro, secondo il quale il 90% degli italiani ha ammesso di considerare molto alto il livello di corruzione nel paese, Vannucci spiega come sia necessario superare la definizione attuale. Bisogna andare oltre la concezione che la lega al perimetro dei reati previsti dal codice penale, per comprendere in maniera più approfondita i contesti in cui le stesse condotte criminali si generano.

Se la cattiva amministrazione, oltre a tradire il mandato di fiducia dei cittadini, mostra nella scarsa qualità dei servizi loro offerti, la conseguenza diretta dei fenomeni corruttivi, l’investimento in una amministrazione pubblica di qualità, attenta ai bisogni della collettività, costituisce la precondizione per elaborare politiche chiare di prevenzione e contrasto.

Il dibattito continua: il 23 aprile alle 17.30 sarà al centro di “Prevenire e contrastare la corruzione: un impegno comune”, seminario online, a cura di AP- profondimenti. Questo il link per seguirlo in diretta.

 

 *Professore ordinario di Scienza Politica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa