Quale modo di intendere la formazione

La nostra scelta metodologica parte da un’analisi che si cimenta con la lettura del contesto e dello scenario socio-politico-economico-culturale in cui siamo chiamati ad operare.

Ciò significa mettere gli individui e le relazioni che si costruiscono fra loro al centro della formazione, considerarli come portatori di competenze, esperienze, idee e, quindi, come co-costruttori di conoscenza.

Occorre essere consapevoli che non c’è una soluzione semplice di fronte a problemi complessi, quali sono la prevenzione e il contrasto alle mafie, alla corruzione e al malaffare. Questi ultimi devono essere analizzati e affrontati in modo approfondito e analitico, costruendo spazi e momenti che promuovano il dialogo e il confronto tra persone dotate di saperi ed esperienze professionali diverse, ma strettamente interconnesse tra di loro.

La formazione di Avviso Pubblico si basa su lezioni frontali e laboratori in cui si esaminano casi di studio.

La “costruzione della conoscenza” è dunque intesa come un processo dinamico più che come prodotto, come qualcosa che si crea localmente, in uno specifico contesto o network relazionale, con una dimensione intersoggettiva.

Per noi, questo significa costruire percorsi formativi che siano in grado di:

  • Tenere insieme l’aspetto teorico con quello pratico producendo conoscenza ma anche riflessione, impegno e sperimentando nuove soluzioni;
  • Promuovere e diffondere le buone prassi ma anche conoscere ed imparare dalle cattive prassi;
  • costruire setting di lavoro nei quali si possono attivare, gestire e, possibilmente, mantenere nel tempo, reti di relazioni personali e professionali di diversa natura – amministratori locali, dipendenti pubblici, rappresentanti del mondo imprenditoriale e del lavoro, degli ordini professionali e delle associazioni del Terzo settore – animate non solo dalla competenza tecnica ma anche da un forte spirito civico;
  • valorizzare i saperi e le esperienze maturate sul campo sia all’interno che all’esterno della rete degli amministratori di Avviso Pubblico, attraverso i suoi collaboratori (magistrati, avvocati, dirigenti e funzionari pubblici, esperti, docenti universitari, etc), le associazioni, le Università e altri enti partner di progetti;
  • ri-scoprire il senso, la centralità e le possibilità di azione degli Enti locali, di coloro che vi operano e dei cittadini, nella relazione con le procedure, le normative e gli oggetti di lavoro.

Il nostro obiettivo è quello di fare formazione che non presti attenzione ad una logica meramente adempitiva e burocratica ma stimoli l’elaborazione e la messa in pratica di inedite e nuove possibilità di azione.