«Il 2023 degli Amministratori sotto tiro in Italia si chiude come i precedenti: centinaia di sindaci, assessori e consiglieri, nonché dirigenti e dipendenti degli Enti locali sono stati colpiti da intimidazioni, minacce e aggressioni. I dati dell’ultimo quadriennio sono in calo, ma gli oltre 300 atti intimidatori registrati mediamente ogni anno restano un indicatore inaccettabile per una democrazia». È quanto afferma Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico, nell’introduzione al Rapporto annuale Amministratori Sotto Tiro.
Il Report 2023 sarà presentato a Roma, Mercoledì 17 aprile, alle ore 11, nella nuova sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, in via delle Botteghe Oscure, 54, I° piano.
Il programma prevede i saluti del Presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà e di Vittorio di Trapani, Presidente della Fnsi. Seguirà la presentazione dei principali dati del Rapporto con Claudio Forleo, curatore del dossier e responsabile dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico. A seguire l’intervento di Andrea Carboni, direttore analisi di Acled (Armed Conflict Location & Event Data) e di Wanda Ferro, sottosegretaria al ministero dell’Interno. A moderare l’incontro sarà il giornalista del Tg3, Fabrizio Feo.
Sarà possibile seguire l’incontro anche in diretta attraverso il seguente link:
Molte le novità di questa edizione. Oltre a raccontare e analizzare i fatti avvenuti nel corso del 2023 in Italia, il Rapporto si arricchisce come lo scorso anno di una sezione speciale sui casi di violenza politica a livello internazionale. A realizzarlo è ACLED, organizzazione non governativa che monitora gli scenari di conflitto e violenza internazionale e raccoglie informazioni su date, attori, luoghi, vittime e tipologie di tutti gli eventi di violenza politica nel mondo.
L’obiettivo è provare a mappare il fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali anche in Europa. I dati che ACLED ha elaborato dimostrano come la violenza politica non sia un’esclusiva solo italiana sebbene, dal nostro osservatorio, nella nostra penisola essa si manifesti con una continuità diversa rispetto ad altri contesti europei.