Il Comune di Limbiate, in provincia di Monza e della Brianza, ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Raffaele De Luca.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Sono stato eletto Sindaco della città di Limbiate nel giugno del 2011.
Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
Nel nostro programma amministrativo, al primo punto, c’è il rispetto della trasparenza e della legalità. L’adesione ad “Avviso Pubblico” ci sembra un’azione doverosa e importante, per dare il segnale di cambiamento e attenzione su questi temi.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Siamo in un periodo molto delicato, sia per la mancanza di risorse economiche, sia perché è dal 1992 che la situazione morale è in assoluto decadimento. E siamo anche alle porte di EXPO 2015, quindi è chiaro che vigilare sulla trasparenza e sulla regolarità degli appalti è fondamentale. Rispettare la legalità è un impegno essenziale per chi amministra il denaro pubblico, oltre che un dovere imprescindibile.
Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
Stiamo lavorando molto sui giovani. Da anni proponiamo “viaggi della memoria” che hanno lo scopo di far ricordare i valori di legalità ai quali si ispira la nostra Costituzione. Nelle scuole poi abbiamo intrapreso percorsi di educazione civica e alla legalità: è fondamentale, infatti, partire dai nostri ragazzi per insegnare loro che ci sono alternative possibili.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
L’ostacolo maggiore è il vissuto di malcostume che i cittadini hanno, perché questo porta loro a pensare che gli aiuti, i favori, la parola buona siano una pratica quotidiana nel pubblico. Un secondo ostacolo è la sfiducia generale nei confronti dei pubblici amministratori, che sono visti tutti “ladri e incapaci”; la maggioranza dei cittadini ha perso la fiducia nella politica e questo rappresenta un duro ostacolo per il futuro del nostro Paese.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Chiedo solo il rispetto del mandato istituzionale per chi ricopre incarichi pubblici, qualsiasi esso sia e, a maggior ragione, chi riveste alte cariche istituzionali. Chiedo che vengano allontanati coloro che sono stati condannati e a coloro che, in qualche modo sono implicati in vicende poco pulite, suggerisco il buon senso di lasciare. Chiedo infine che si vigili con scrupolo sugli atti e gli appalti. Abbiamo il dovere di essere un esempio.
[box type=”info”]Breve biografia di Raffaele De LucaNato nel 1951 a Casalvecchio di Puglia in provincia di Foggia, si trasferisce nel 1954 a Torino con la famiglia. Diplomato al Liceo Classico, consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Genova nel 1976.
Le prime esperienze lavorative le fa come guardia medica a Limbiate, dove poi si trasferisce alla fine degli anni Settanta, e, nello stesso periodo, svolge il tirocinio presso la Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale Bassini a Milano. Dal 1979 è medico di famiglia a Limbiate e sempre da quella data e sino al 1994 è medico presso il Carcere di San Vittore di Milano. Nel 1990 consegue una seconda laurea in Omo-tossicologia, più conosciuta come Omeopatia, presso l’Istituto Guna di Milano.
Si avvicina alla politica per le elezioni Amministrative comunali, quando gli chiedono di guidare – come leader di una lista civica – la coalizione di centrosinistra. Accetta la sfida e nel giugno 2011 viene eletto Sindaco.
[/box]