Premessa. Il 24 giugno si è svolta la presentazione del Rapporto Annuale sull’attività svolta dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia nel 2021 (qui il video).
Prima della relazione del Direttore della UIF Claudio Clemente (qui il testo), sono intervenuti per un saluto istituzionale il Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco.
Il Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco ha ricordato che siamo alla vigilia della rivisitazione complessiva del sistema antiriciclaggio europeo con la nascita della nuova Autorità Europea Antiriciclaggio: questa, in particolare, opererà in raccordo con le Unità di Informazione Finanziaria dei vari paesi europei, recependo il modello italiano.
Il sistema antiriciclaggio del nostro Paese, e l’attività della UIF in particolare, è improntata alla collaborazione con l’Autorità Giudiziaria: si tratta dello sviluppo di un’intuizione di Giovanni Falcone; del resto, l’attività UIF in campo antimafia è particolarmente preziosa se si pensa che nell’ultimo anno circa il 15% delle segnalazioni di operazioni sospette analizzate hanno evidenziato collegamenti con la criminalità organizzata.
Il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha sottolineato lo sviluppo della UIF nel corso dei suoi 15 anni di vita, in particolare sul piano dell’aumento del numero e dell’accuratezza delle segnalazioni di operazioni sospette e nella crescita complessiva della sensibilità e cultura antiriciclaggio.
Emergenza sanitaria, PNRR e guerra hanno aperto scenari nuovi, nei quali risulta fondamentale l’attenzione alla prevenzione degli illeciti e l’implementazione delle forme di collaborazione internazionale. Il Ministro dell’Economia ha poi ricordato quanto sia cruciale oggi il tema della cessione dei crediti edilizi.
I 15 anni della UIF. Ampia e articolata la relazione del Direttore della UIF Claudio Clemente. In primo luogo ha ricordato che nel corso dei 15 anni di esistenza della UIF si è assistito ad un incremento della sofisticazione delle minacce di riciclaggio, in un contesto caratterizzato da rapidi mutamenti. A questo scenario si è fatto fronte con l’aumento delle categorie di operatori assoggettati a obblighi antiriciclaggio, delle autorità coinvolte, dei volumi e delle tipologie di informazioni trattate.
L’operato della UIF si è così caratterizzato nell’ottica della diffusione della cultura antiriciclaggio, dell’affinamento delle capacità di analisi, della diversificazione delle fonti informative, dell’aumento degli scambi con le autorità, dell’accrescimento dell’attività di intelligence sviluppata a supporto di indagini e del rafforzamento della riservatezza delle informazioni a tutela dei segnalanti e dei segnalati. Il tutto anche grazie a nuovi strumenti messi a disposizione degli operatori tra cui modelli e schemi rappresentativi di comportamenti anomali, indicatori di anomalia per le diverse categorie di soggetti obbligati, comunicazioni tematiche, pubblicazione di quaderni di casistiche di riciclaggio.
Si sono poste così le basi per la crescita dell’attività della UIF: dal 2007 ad oggi è aumentato di oltre dieci volte il volume di segnalazioni; si sono ridotti i tempi di invio delle segnalazioni; è migliorata la capacità di intercettare fenomeni nuovi; è stata implementata la collaborazione con le autorità competenti, investigative, giudiziarie e di supervisione, tra cui in particolare la DNAA.
Il 2021. Per quel che concerne l’attività della UIF nell’anno 2021, le segnalazioni di operazioni sospette hanno superato le 139.000 unità, con un incremento di oltre 26.000 segnalazioni rispetto all’anno precedente (+23,3%). Si tratta di una crescita che dipende, in primis, dalle segnalazioni degli istituti di moneta elettronica e degli istituti di pagamento; hanno contribuito, inoltre, notai, prestatori di servizi di gioco, società di trasporto e custodia di valori e banche.
Nel biennio 2020-21, i ritorni positivi rilevati sono stati circa 45.000 da parte del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e 4.500 dalla Direzione Investigativa Antimafia; le comunicazioni oggettive, invece, hanno riguardato 43 milioni di operazioni in contante per un importo complessivo di 225 miliardi di euro.
Tra le segnalazioni, il Rapporto evidenzia che gli illeciti fiscali si confermano una delle tipologie operative prevalenti nell’ambito della collaborazione attiva (16,8% sul totale delle segnalazioni); in questa categoria, le frodi nelle fatturazioni da sole incidono per oltre il 25%.
Le segnalazioni potenzialmente riconducibili a contesti di criminalità organizzata si sono mantenute intorno al 16% di quelle complessive. Dall’analisi delle segnalazioni emerge come le consorterie abbiano calibrato le proprie modalità d’azione anche per sfruttare al meglio le opportunità di guadagno emerse con la pandemia (commercio di dispositivi di protezione individuale, usura, acquisizione di società in crisi).
Nel quadro delle risorse legate all’emergenza sanitaria, centrale è l’analisi dei fenomeni corruttivi, delle forme di appropriazione di fondi pubblici, delle condotte fraudolente in fase di richiesta e degli utilizzi impropri delle somme erogate.
Altri settori da monitorare sono quelli relativi alle segnalazioni connesse all’utilizzo di valute virtuali (3.500 segnalazioni) e a persone politicamente esposte (quasi 4.200).
L’attività ispettiva, la normativa e le prospettive. Sul piano dell’attività ispettiva, il Rapporto sottolinea che sono oggetto di approfondimento la questione della diffusione del contante, l’analisi della gestione e dell’operatività delle imprese infiltrate dalla criminalità organizzata e l’accertamento su alcuni segmenti a rischio (quali il recupero crediti, i finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche e la cartolarizzazione dei crediti).
A livello normativo, nel Rapporto si elencano tre novità intervenute nel corso dell’ultimo anno:
- D.lgs. 186/2021: nuovi canali di collaborazione domestica e internazionale, in particolare rispetto ai casi in cui le Autorità competenti possono richiedere informazioni e analisi finanziarie alla UIF;
- L. 15/2022: ampliamento della tutela della riservatezza in sede processuale, con una tutela rafforzata prevista per i dati identificativi dei segnalanti
- L. 25/2022: condivisione in alcuni casi delle informazioni in possesso dell’Unità anche con i servizi centrali della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.
Infine, il Rapporto traccia alcune linee sulle prospettive dell’antiriciclaggio nel nostro Paese. Tra gli elementi principali sono stati sottolineati:
- la sfida costituita dallo sviluppo tecnologico, in particolare per ciò che concerne i sistemi di pagamento e i fenomeni di finanza e cripto-attività basati su tecnologie decentralizzate;
- il tema delle sanzioni alla Russia, su cui anche la UIF è impegnata per il loro rispetto;
- la grande questione dei fondi del PNRR, rispetto ai quali bisogna evitare che i flussi finanziari disponibili divengano bersaglio di ingerenze affaristico-criminali, che possono avere finalità sia di riciclaggio dei proventi illeciti, sia di condizionamento della sfera decisionale pubblica, anche a livello locale.