È stata approvata la Legge 9 Agosto 2023, n. 111 recante Delega al Governo per la riforma fiscale.

Tra i punti della delega (che interviene anche su Irpef, Iva, Irap, tributi regionali e locali, sanzioni) si segnala l’art. 15 della Legge che contiene la Delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici.

Tra i principi generali, il comma 1 prescrive che i decreti legislativi che il Governo è delegato ad emanare in attuazione della delega, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge (prevista per il 29/08/2023), tengano fermo “il modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime  concessorio e autorizzatorio” a garanzia della “tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, del contemperamento degli interessi pubblici generali in tema di salute con quelli erariali sul regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi, nonché della  prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose”.

Tra i principi direttivi della delega (art. 13, comma 2), si segnala che:

  • In tema di tutela dei soggetti più vulnerabili e di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo e del gioco minorile (lett. a), la delega prevede alcune misure tecniche come la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, l’obbligo della formazione continua dei gestori, il rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione, la previsione di caratteristiche minime delle sale, la certificazione degli apparecchi, il divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minorenni, l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili.
  • In tema di distanziometro e dislocazione territoriale dei punti gioco (lett. b, c, i), si prevedono forme di concertazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, al fine di assicurare agli investitori la prevedibilità nel tempo della dislocazione dei luoghi nell’intero territorio nazionale e la loro predeterminata distanza da luoghi sensibili uniformemente individuati. A partire da questa pianificazione, si prevede la razionalizzazione territoriale e numerica della rete di raccolta. Tale riordino si fonda sui criteri di “specializzazione e progressiva concentrazione” del gioco in ambienti sicuri e controllati.
  • Ai Comuni sono garantite forme di partecipazione alla pianificazione e all’autorizzazione dell’offerta fisica di gioco che tenga conto della distanza dai luoghi sensibili determinati con validità per l’intero territorio nazionale e della dislocazione locale delle sale da gioco e dei punti scommesse e gioco. È prevista la riserva in favore dello Stato sulle esigenze di ordine e sicurezza pubblica, salvaguardando le discipline nel frattempo emanate a livello locale in quanto compatibili con i principi della delega (lett. i).
  • In tema di controlli (lett. m, n, o), si prevede un rafforzamento e un riordino delle discipline sanzionatorie (con la previsione di sanzioni aggravate per le violazioni concernenti il gioco a distanza) e piani annuali di controlli.
  • In tema di trasparenza nel settore (lett. d, e), si prevede il rafforzamento della disciplina sui requisiti soggettivi e di onorabilità di chi partecipa al capitale delle società concessionarie e ai soggetti della filiera; si prevede, inoltre, l’estensione dei requisiti previsti dalla normativa antimafia a tutti i partner contrattuali dei concessionari, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla pubblica amministrazione.
  • In tema di condivisione dei dati (lett. p, q), si prevede l’accesso, da parte  dei  soggetti  pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la  diffusione  territoriale, la raccolta, la spesa e la  tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione; si prevede anche che il MEF, entro il 31 dicembre di ogni anno, relazioni alle Camere sul gioco pubblico con dati anche sui volumi della raccolta e sui progressi in materia di tutela dei consumatori e della legalità.

L’iter. Nella seduta del 9 Maggio, la VI Commissione Finanze della Camera ha svolto l’audizione informale di rappresentanti dell’Associazione di concessionari dei giochi pubblici (ACADI), dell’Associazione italiana esercenti giochi pubblici (EGP), di Assotrattenimento2007 (AS.TRO), di Federamusement-Confesercenti, dell’Associazione Nazionale Gestori Gioco di Stato (SAPAR), e di Sistema Gioco Italia nell’ambito dell’esame della delega fiscale al Governo, che contiene, all’art. 13 della bozza (qui il testo), anche la delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici (qui il video; qui la scheda di sintesi).

Nella seduta del 18 Maggio della VI Commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’esame della Delega al Governo per la riforma fiscale, nella quale è contenuta anche la delega per il riordino del settore dei giochi, è stata audita informalmente la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. È intervenuto sul tema del gioco, in particolare, Marco Alparone, coordinatore della Commissione regionale lombarda Affari finanziari e vicepresidente della Regione Lombardia. Sul sito di Avviso Pubblico la scheda di sintesidell’audizioneQui il video. Qui il testo della memoria depositata.

Nella seduta del 24 Maggio, la VI Commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’esame della Delega al Governo per la riforma fiscale, nella quale è contenuta anche la delega per il riordino del settore dei giochi, ha audito informalmente il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse. Qui la scheda di sintesi dell’audizione pubblicata sul sito di Avviso Pubblico. Qui il video; qui il testo della memoria depositata.

Dopo la conclusione delle audizioni (qui i documenti acquisiti in Commissione), sono state presentate 659 proposte emendative (qui l’elenco completo), di cui ventuno relative alla Delega per il riordino del settore dei giochi pubblici (art. 13 della delega) concernenti temi quali il cd. effetto espulsivo, la compartecipazione degli Enti Locali al gettito erariale, l’implementazione di norme di contrasto e prevenzione al disturbo da gioco d’azzardo, ecc. Nella seduta del 31 Maggio, sono stati illustrati i criteri di ammissibilità e di discussione degli emendamenti: l’esame riprenderà, in VI Commissione Finanze della Camera, nella seduta del 7 Giugno.

Nella seduta del 7 Giugno, la VI Commissione Finanze della Camera ha svolto interventi sul complesso degli emendamenti presentati. Si attende, inoltre, l’elenco degli emendamenti “segnalati” dai Gruppi. Nel corso della discussione, l’On. De Bertoldi ha espresso l’auspicio che vengano introdotte modifiche che consentano agli enti territoriali forme di compartecipazione agli introiti del gioco legale (considerandolo un argine al gioco illegale).

Nelle sedute del 20 e del 22 Giugno si è svolto, in VI Commissione Finanze della Camera, l’esame degli emendamenti presentati al DL per la riforma fiscale. Si ricorda che l’art. 13 contiene la delega al Governo per il riordino del settore dei giochi pubblici e che con riferimento a tale articolo erano già state presentate 21 proposte emendative.

Il Governo ha presentato un emendamento (13.22) per far sì che la prevista definizione di piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco svolto con modalità non conformi all’assetto regolatorio statale, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (art. 13, comma 2, lett. o), avvenga anche “di concerto con il Comando generale della Guardia di Finanza”.

L’esame degli emendamenti proseguirà nella seduta della VI Commissione Finanze della Camera del 26 Giugno.

La VI Commissione Finanze della Camera, nelle sedute del 28 e 29 giugno, ha svolto l’esame degli emendamenti presentati alla Delega fiscale riferiti all’art. 13 (delega per il riordino del settore dei giochi pubblici). Dei 22 emendamenti presentati, sono stati approvati:

  • L’emendamento 13.21 (Vaccari, Merola), che prevede “l’accesso da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione” (rispetto al testo iniziale dell’emendamento, sono state espunte le parole “diretto e fruibile” riferite all’accesso);
  • L’emendamento 13.22 del Governo, che prevede che la definizione dei piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco svolto con modalità non conformi all’assetto regolatorio statale, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (art. 13, comma 2, lett. o), avvenga anche “di concerto con il Comando generale della Guardia di Finanza”;
  • L’emendamento 13.5 (Rubano, De Palma, Barelli) che prevede “l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili”.

Gli emendamenti relativi al cd. effetto espulsivo e alla compartecipazione al gettito degli Enti locali sono stati, invece, ritirati. Su quest’ultimo punto, in particolare, il primo firmatario ha motivato il ritiro sostenendo che il tema della compartecipazione al gettito sarà ripreso in un prossimo futuro.

Nella seduta del 5 Luglio la VI Commissione Finanze della Camera ha concluso l’esame sul testo, conferendo ai relatori il mandato a riferire favorevolmente in Aula. La discussione sulle linee generali alla Camera è prevista a partire dal 10 Luglio.

Nella seduta del 12 Luglio, la Camera ha approvato in prima lettura la Delega al Governo per la riforma fiscale. Qui il testo. L’art. 13 del testo prevede la Delega al Governo per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici. Durante la discussione in Aula è stato approvato, rispetto all’art. 13, solo l’emendamento 13.9 (Quartini e altri) che estende a tutti i partner contrattuali dei concessionari, i “requisiti previsti dalla normativa antimafia, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla Pubblica Amministrazione”. Ora il testo approvato passa al Senato con la numerazione AS 797, assegnato alla VI Commissione Finanze e Tesoro in sede referente. L’esame inizierà il 17 Luglio.

La VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato in sede referente ha avviato, nella seduta del 17 Luglio, l’esame del testo approvato dalla Camera. Il 17 Luglio sono stati auditi rappresentanti della Federazione Italiana Tabaccai; Alessandro Canelli, Sindaco di Novara e delegato alla finanza locale dell’ANCI; Francesco Zuech, Responsabile fiscale di Confimi industria; rappresentanti di Logista Italia; Sergio Cristallo, Direttore centrale coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate; Rolando Antonelli, Responsabile fiscale di Casartigiani; rappresentanti di Confartigianato; Claudio Carpentieri, Responsabile Dipartimento politiche fiscali e societarie della Confederazione Nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA). Nella seduta del 18 Luglio è avvenuto l’abbinamento con la proposta n. 584. Nella seduta del 19 Luglio è stato rinviato al 21 Luglio il termine per la presentazione di proposte emendative. Nella seduta del 20 Luglio sono stati auditi Michele De Pascale, Presidente dell’Upi e Sindaco di Ravenna; Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia e Rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Inoltre, il 20 Luglio è stato adottato il testo n. 797 (approvato alla Camera) come testo base. Qui i documenti acquisiti a margine delle audizioni. Qui la Nota di lettura presentata al Senato dal Servizio del bilancio.

La VI Commissione Finanze del Senato nella seduta del 28 Luglio ha concluso l’esame del testo. Come emerso nella seduta del 27 Luglio, gli emendamenti relativi ai primi tredici articoli (compreso dunque anche quello sulla delega al Governo per il riordino del settore dei giochi pubblici) sono stati oggetto di bocciatura tecnica, in modo che possano essere ripresentati per l’esame in Assemblea. Rispetto all’articolo 13 sono stati presentati 29 emendamenti (di cui due però inammissibili) relativi ai principi generali della delega, al distanziometro e alla dislocazione territoriale dei punti gioco, alla tutela dei soggetti vulnerabili e di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo e del gioco minorile e al contrasto al gioco illegale e alle infiltrazioni. Qui l’elenco. Tra gli ordini del giorno approvati, si segnala, rispetto al riordino del gioco, l’odg G/797/12/6 (a prima firma Zaffini) e l’odg G/797/22/6 (a prima firma Garavaglia). La delega fiscale approderà dunque in Aula a partire dal 1° Agosto.

L’Aula del Senato, nella seduta del 2 Agosto, ha approvato, con modificazioni, la Delega fiscale. Nella stessa seduta sono stati respinti o dichiarati preclusi tutti gli emendamenti relativi alla Delega al Governo per il riordino del settore dei giochi pubblici, che nel nuovo testo slitta all’art. 15 senza ulteriori modifiche rispetto alla precedente formulazione. Ora il testo, con le modifiche apportate, tornerà alla Camera.

La Camera lo ha approvato nella seduta del 4 Agosto.

È disponibile il Dossier del Servizio Studi di Camera e Senato.