Venerdì 6 giugno, a San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, verrà inaugurata la nuova Biblioteca Comunale sulla legalità, presso ex Casa del Fanciullo, in via Vittorio Emanuele. Per Avviso Pubblico sarà presente Giuseppe Chiarillo, componente del gruppo di lavoro sui Beni Confiscati e sostegno alle Cooperative e già sindaco di Galliera (Bo).
“La riapertura di questa Biblioteca comunale assume un alto valore simbolico perchè è frutto della volontà di tantissimi enti: associazioni, università, amministrazioni, cooperative”, ha dichiarato Chiarillo. “Una comunità di persone che si mette insieme affinchè un bene dal patrimonio inestimabile venga restituito alla collettività. Un esempio importante che dimostra come a volte, a prescindere dall’appartenenza politica, possiamo ritrovarci tutti sulla stessa barca in rotta per il bene comune”.
La Biblioteca, istituita nel 1975, presso i locali della scuola elementare del Comune, fu in seguito spostata in piazza Falcone e Borsellino. Qui, sotto l’appassionata direzione di Elio Calogero Di Maggio, venne incrementato il patrimonio librario, con una ampia sezione archeologica e di storia siciliana. Dopo una temporanea chiusura, il servizio è stato riattivato presso i locali situati al primo piano di un fabbricato precedentemente adibito ad abitazione privata, confiscato alla mafia.
L’attuale Amministrazione, all’indomani dall’insediamento nel maggio del 2012, si è adoperata per far rinascere la Biblioteca Comunale, patrimonio inestimabile per la crescita culturale della città. Una gara di solidarietà ha oggi consentito di riaprire la Biblioteca comunale, chiusa al pubblico da cinque anni.
Il primo gesto, simbolico e tangibile, è partito dall’ex Sindaco Maria Maniscalco, la quale ha deciso di donare 5 mila euro, somma ricavata da un sottoscrizione, che le associazioni locali e i suoi concittadini avviarono nel febbraio 1994, dopo l’attentato mafioso che danneggiò la sua auto. Tale donazione è servita per realizzare il progetto di allestimento delle nuove aule. L’Università di Roma Tre, su proposta del Rettore prof. Mario Panizza, ha donato oltre 4.500 volumi raccolti con l’iniziativa “Un libro contro la mafia”, mentre dall’Emilia Romagna, grazie all’impegno di Giuseppe Chiarillo, sono arrivati gli scaffali.