Premessa. Nell’ambito delle audizioni informali sul decreto-legge n. 109/2018 “Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze” (AC. 1209), le Commissioni Ambiente, territorio e lavori pubblici e Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera hanno ascoltato il 10 ottobre 2018 anche il Presidente dell’Autorità anticorruzione, il cui intervento è pubblicato sul sito dell’Autorità. Qui di seguito ne sono sintetizzati gli aspetti principali.
Gli aspetti critici del decreto-legge. Dopo alcuni rilievi critici sul ricorso al sistema delle “deroghe” al codice degli appalti, ampiamente utilizzato in passato, che può aprire la strada ad altre analoghe deroghe in futuro, il dott. Cantone si sofferma su alcune disposizioni del decreto (in particolare il comma 5 ed il comma 7 dell’art. 1) che non definiscono in modo chiaro il quadro delle regole cui il Commissario straordinario dovrà attenersi nell’affidamento dei lavori, con particolare riferimento alle disposizioni previste dalle direttive comunitarie in materia: senza un chiarimento sulla disciplina applicabile nelle diverse fattispecie, il rischio di dar vita ad un notevole contenzioso amministrativo è molto forte.
Il dott. Cantone esprime inoltre le sue perplessità in ordine alla disposizione che autorizza il Commissario ad operare “in deroga ad ogni disposizione di legge extrapenale”: ciò potrebbe significare anche la deroga al Codice antimafia e alla disciplina sulle interdittive, con conseguente aumento dei rischi di infiltrazione mafiosa nella ricostruzione del ponte Morandi, in ragione della forte presenza della criminalità organizzata in Liguria e in molte attività connesse alla ricostruzione (ad esempio, il movimento terra e lo smaltimento dei rifiuti).