Premessa . Il Presidente dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) è stato ascoltato il 6 maggio 2015 dalla Commissione Giustizia della Camera nell’ambito delle audizioni promosse con riguardo all’AC 3008 e abb (Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio,) (ora legge n. 69 del 2015).

Il potenziamento del ruolo dell’Anac. Il dott. Cantone esprime innanzitutto apprezzamento per le disposizioni del ddl (artt. 7 e 8) sul coordinamento tra Autorità anticorruzione procure della repubblica e tribunali amministrativi regionali, permettendo all’Anac di avere notizia dell’esistenza di procedimenti in cui emergono fatti corruttivi (e prevedibilmente di poterne chiedere copia) e di esercitare le funzioni di vigilanza sugli appalti, anche con riferimento ai contratti segretati.

Altre disposizioni del disegno di legge. Il dott. Cantone si dichiara d’accordo sul ripristino delle disposizioni sul falso in bilancio e sull’introduzione, nella figura della concussione, del soggetto incaricato di pubblico servizio; analogo giudizio positivo sulla previsione di un’attenuante per coloro che svolgono attività di collaborazione concreta con la giustizia, in analogia con quanto previsto dall’articolo 8 del decreto-legge n. 152 del 1991 in materia di criminalità organizzata. Esprime invece perplessità sulla disposizione che subordina il patteggiamento alla restituzione integrale del prezzo del profitto del reato, che rischia di dar luogo a numerosi problemi interpretativi.

Ulteriori tematiche da affrontare. Il dott. Cantone è favorevole ad una disciplina della figura dell’agente sotto copertura (sia pure adattata al nostro ordinamento), che potrebbe rappresentare uno strumento importante di lotta alla corruzione, così come ad una integrazione della normativa sulla inconferibilità degli incarichi dei soggetti condannati. Sottolinea inoltre la necessità di garantire agli enti locali le risorse per la completa implementazione della normativa sulle amministrazioni trasparenti, al fine di garantire la conoscenza in tempo reale di tutte le attività più significative delle pubbliche amministrazioni. Per quanto concerne la prescrizione, ritiene necessario un allungamento dei tempi per quanto riguarda la corruzione, in ragione della complessità dell’attività investigativa; a tale riguardo, si dichiara favorevole a stabilire il dies a quo dalla commissione del reato, individuato dalla dazione.