Premessa. La Commissione Antimafia ha audito il 14 novembre 2017 il Presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, che ha illustrato l’orientamento del massimo organo della giustizia amministrativa in ordine alle problematiche della certificazione antimafia e dello scioglimento delle amministrazioni locali per infiltrazioni della criminalità organizzata.
Informative e certificazione antimafia. Il dott. Pajno, dopo aver inquadrato le finalità delle misure di prevenzione, nell’ambito della materia dell’ordine pubblico economico, per fronteggiare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività economiche, evidenzia il contributo dato dal Consiglio di Stato nella puntuale individuazione degli elementi di fatto che devono essere posti alla base dei provvedimenti adottati dalle prefetture. Appare infatti essenziale – anche ai fini del superamento di possibili obiezioni alla luce della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – precisare in modo rigoroso le motivazioni delle informative antimafia, che precludono l’accesso a rapporti con la pubblica amministrazione, ivi incluse le autorizzazioni all’esercizio di attività economiche da parte dei soggetti per i quali si riscontra il pericolo di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Giudica positivamente il comportamento adottato dalle prefetture volto a recepire le indicazioni dei giudici amministrativi, ponendo una particolare attenzione alle motivazioni in ordine gli elementi costitutivi dei loro provvedimenti. Ciò ha consentito di ridurre sensibilmente i casi di accoglimento dei ricorsi da parte dei diretti interessati.
Scioglimento delle amministrazioni locali per infiltrazioni mafiose. Il dott. Pajno, nel ricordare i dati preoccupanti sul numero dei decreti di scioglimento di comuni e aziende sanitarie dal 1991 ad oggi, sottolinea la natura preventiva e cautelare dell’istituto dello scioglimento, che ha superato il vaglio di costituzionalità, volto ad intervenire come estrema ratio nei casi – purtroppo molto frequenti – di condizionamento della criminalità organizzata sulle Amministrazioni locali (organi politici e apparato burocratico). Si tratta di un intervento motivato dalla necessità di ripristino della legalità, che rappresenta un interesse nazionale, aldilà cioè degli specifici interessi della comunità territoriale coinvolta. Anche in tale materia sottolinea l’importanza di un’adeguata motivazione, nella relazione di accompagnamento, degli elementi alla base del decreto di scioglimento: proprio in tale direzione il Consiglio ha analizzato con particolare attenzione i requisiti richiesti per una corretta formulazione dell’atto amministrativo.
Per un approfondimento in ordine alla normativa e alla giurisprudenza amministrativa in materia di certificazione antimafia leggi questa scheda. Sulla giurisprudenza riguardante lo scioglimento delle amministrazioni locali per infiltrazioni della criminalità organizzata vedi questa Nota.
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