Premessa. La Commissione di inchiesta antimafia ha dedicato una specifica attenzione al tema della presenza delle organizzazioni di tipo mafioso in Liguria. A tal fine, oltre ad alcune missioni a Imperia e a Genova, la Commissione ha ascoltato il 19 settembre 2017 il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Le nuove mafie al Nord. Il Presidente della Regione sottolinea la maggiore consapevolezza da parte delle Istituzioni del radicamento al Nord delle nuove mafie, che tendono a evitare atti o comportamenti che potrebbero suscitare l’attenzione delle forze di polizia e dell’opinione pubblica, privilegiando metodi collusivi e corruttivi. Le indagini della magistratura hanno infatti evidenziato gli interessi di potenti gruppi criminali (aldilà della loro riconducibilità o meno alle associazioni mafiose) con particolare riferimento all’utilizzo dei porti di Savona, Spezia e Genova per il commercio di droga e di armi. Lo scioglimento di alcuni consigli comunali (l’ultimo in ordine di tempo Lavagna) evidenzia la volontà di tali gruppi di infiltrarsi nelle istituzioni locali per accedere agli appalti e trovare appoggi nei settori strategici dell’edilizia, trasporti, giochi, rifiuti etc

La reazione delle Istituzioni. A tale consapevolezza hanno fatto seguito rilevanti misure volte a contrastare la criminalità, favorire la trasparenza della amministrazione pubblica, promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati (tra cui i 115 immobili della famiglia Canfarotta) e diffondere la cultura della legalità. Si inseriscono in quest’ottica la legge regionale n. 7 del 2012 e le recenti leggi regionali nn. 2 e 3 del 2017. Di rilevo i protocolli d’intesa stipulati con l’Arma dei carabinieri e con il Ministero dell’interno e quello in via di definizione con altre Regioni, tra cui la Lombardia, per la formazione ed aggiornamento professionale del personale della polizia locale. Giovanni Toti ricorda altre importanti iniziative, tra le quali la convenzione con l’Università di Genova per analisi, il Tavolo della legalità, in cui sono presenti anche enti locali e rappresentanti della società civile ed il nuovo Piano anticorruzione regionale. Il Presidente riferisce infine delle misure adottate con riferimento ai lavori per la realizzazione del Terzo Valico, oggetto di inchiesta giudiziaria.