Premessa. La Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione ha approvato il 21 dicembre 2017 una relazione (doc XXIII, n. 21), frutto degli approfondimenti di un apposito Gruppo di lavoro, riguardante la rilevazione e gestione dei dati sul fenomeno migratorio: la possibilità di poter disporre di dati empirici validi risulta essenziale ai fini di una esatta comprensione del fenomeno– fenomeno complesso ed in continua evoluzione – e alla individuazione di politiche volte a consentire un equilibrio fra i diritti garantiti ai migranti e le esigenze di sicurezza.

La necessità di un salto di qualità. La Commissione ha effettuato un’attenta ricognizione delle banche dati esistenti, sia a livello italiano (gestite dalle diverse Amministrazioni competenti: innanzitutto quelle del Ministero degli Interni, ma anche dei Ministeri della Giustizia, della Salute, degli Esteri, del Lavoro, nonché dell’Inps, dell’Inail etc) che europeo (in particolare la banca dati Interpol, il SIS – Sistema Informazioni Schengen – i sistemi di raccolta e riconoscimento delle impronte digitali – rispettivamente EURODAC e AFIS – e il VESTANET – banca dati delle informazioni ); purtroppo si tratta di banche dati create in tempi diversi, per far fronte alle esigenze specifiche delle singole Amministrazioni, aggiornate con tempistiche differenti, e non destinate immediatamente alla loro divulgazione, ciò che non consente la loro comparabilità ed immediata comprensione.

La Commissione evidenzia perciò la necessità di una stretta integrazione delle banche dati disponibili – opportunamente integrate anche con altri dati riguardanti in particolare i ricorsi avverso i provvedimenti di diniego della protezione internazionale ovvero i dati sui richiedenti asilo in carcere – , al fine di evitare inutili duplicazioni (ad esempio con riguardo ai dati sanitari) e consentire una esatta valutazione del fenomeno migratorio in tutte le sue fasi, dallo sbarco del migrante fino alla definizione del suo status, mettendo cioè a disposizione di tutti i dati, a partire dalla prima identificazione ed accoglienza, per passare alla procedura di riconoscimento delle domande, ai movimenti nel territorio nazionale, all’eventuale ingresso nel mondo lavorativo, ai permessi di soggiorno, ai provvedimenti di espulsione e rimpatrio etc. In questa prospettiva appare muoversi il sistema informatico SGA (Sistema gestione Migranti), messo a punto dal Ministero dell’Interno, tuttora in fase sperimentale.

Dati di sintesi sul fenomeno migratorio. Precedute da un breve indice analitico, il documento si chiude con due lunghe appendici riportanti tabelle ed altri dati statistici aggiornati riguardanti vari aspetti del fenomeno migratorio: numero sbarchi, presenze nei centri di accoglienza, attività delle commissioni territoriali, numero dei minori, rimpatri etc. La stessa Commissione si è impegnata nella definizione di un sistema informativo finalizzato a fotografare in modo dinamico la situazione dei centri di accoglienza, anche con riferimento alle procedure di affidamento della gestione, ai soggetti in essa coinvolti e alle risorse impiegate.

 

(a cura di Francesco Casella, Master in analisi, prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata – anno 2016 – Università di Pisa)