PREMESSA. Nel corso della seduta del 9 marzo 2021 la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali ha audito il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato Marcello Minenna.

L’audizione è stata occasione per fornire una panoramica delle attività di vigilanza e antifrode svolte dall’Agenzia nel corso dell’anno precedente.

Il direttore esordisce fornendo alcuni importanti dati: nel 2020 l’ADM ha più che raddoppiato la propria attività di sequestro nel settore merceologico (10.000 tonnellate di merci con un valore complessivo di circa 10 milioni di euro). Il riferimento principale è alle mascherine, ma oggetto di sequestro sono stati anche altri dispositivi medici e di protezione individuale. L’attività di vigilanza è comunque proseguita in tutti i settori di competenza (accise, dogane, monopoli) in quanto – ricorda il direttore – la pandemia non ferma l’illegalità, il sommerso e la malavita organizzata. In materia di contrabbando, ad esempio, l’Agenzia ha erogato complessivamente sanzioni per 50 milioni di euro e sono state effettuate attività di contrasto anche in tema di traffico di rifiuti (7.300 tonnellate sequestrate nel 2020) e di stupefacenti.

Per quanto riguarda il settore dei giochi, la pandemia ha costretto l’Agenzia a modificare tutti i paradigmi di vigilanza. Il direttore Minenna sostiene che, di fatto, la chiusura degli esercizi in cui si poteva giocare legalmente ha generato una traslazione più o meno consapevole del consumatore finale verso il gioco illegale, spesso “vestito” da legale. A questo proposito, nel corso del 2020 è stato implementato un importante strumento: CoPReGI (Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori), che consente all’Agenzia si lavorare in sinergia con le altre forze di polizia per coordinare le operazioni di repressione del gioco illegale e monitorare la legalità nel settore sul territorio. CoPReGI ha permesso interventi su quasi tutti i capoluoghi di Provincia, la chiusura di oltre 200 sale gioco e l’emanazione di sanzioni per svariate centinaia di migliaia di euro.

Vengono poi formulate diverse domande da parte di senatori e deputati presenti che sollevano molti temi importanti. Si sintetizzano i contenuti delle richieste e delle relative risposte fornite dal direttore Minenna:

  1. Quali sono le principali rotte per il traffico di rifiuti e di stupefacenti: Turchia, Afghanistan, Sri Lanka e Mali per il transito. A livello europeo sono stati trovati riscontri importanti in Bulgaria. In Italia, le attività dell’Agenzia si concentrano soprattutto in Liguria e in Calabria, dove insistono strutture portuali di grande rilevanza. Le rotte sono comunque in continuo cambiamento.
  2. Risorse per rafforzare il sistema di sicurezza nei porti: sono state create strutture centro-periferia per consentire un maggior presidio delle strutture portuali e sono state stipulate nuove protocollazioni con le autorità portuali, ma il disegno delle strutture portuali va certamente rivisto.
  3. L’incidenza delle frodi informatiche nel gioco legale: l’Agenzia ha strumenti di analisi quantitativi e un ottimo data warehouse. Il gioco online permette identificazioni e tracciamenti più complessi per individuare schemi ripetitivi o funzionali a fare miriadi di giocate senza grandi vincite o perdite per trasferire liquidità o riciclare denaro.
  4. I programmi di indagine dell’Agenzia e di CoPReGI per contrastare le potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore del gioco: l’Agenzia ha avviato alcune attività importanti sul territorio, interagendo con le varie autorità giudiziarie e stabilendo la presenza di un referente in ognuna delle principali procure della Repubblica.
  5. Chiarimenti su cosa significhi l’espressione “gioco illegale vestito da legale”: esempio di giocate online all’insaputa del giocatore, che crede di operare su rete fisica. C’è poi tutto il discorso relativo ai giochi illegali, non connessi al sistema dell’ADM.

 

(a cura di Sara Noto, Master APC dell’Università di Pisa)