Nella seduta del 16 giugno, la Commissione Gioco Illegale ha audito Simona Neri, Sindaco di Laterina Pergine Valdarno (AR) e coordinatrice delle politiche di contrasto al gioco d’azzardo patologico e bullismo per Anci Toscana (qui il video).

In primo luogo, ha ricordato la Sindaca Neri, il ruolo dei Comuni nel corso degli anni è stato quello di gestire i vari impatti sociali e di ordine pubblico generati dal gioco e dalle dipendenze. Il maggiore impatto, in particolare, lo si è vito in tre ambiti:

  1. interventi sulla dislocazione dei punti fisici,
  2. controllo sul rispetto delle previsioni regolamentari e contrasto del gioco illegale,
  3. supporto e presa in carico dei soggetti problematici.

In questo contesto, segnato dal ruolo attivo dei Comuni, sottolinea la rappresentante di ANCI che è necessario realizzare una cornice normativa uniforme che determini le condizioni per una programmazione di medio-lungo termine, superando la frammentazione attuale.

Per questo viene sottolineata l’importanza di approvare in tempi brevi (entro la fine della legislatura) la legge delega di riordino del settore; stando alle bozze finora circolate, la posizione di ANCI è di piena condivisione dei principi espressi. Nel contesto della riforma complessiva del settore, sarà necessario un confronto Stato, Regioni, Comuni: in questo senso, la definizione dei criteri di localizzazione dovrà essere sancita con lo strumento dell’Intesa, armonizzando le discipline.

Nel dettaglio degli elementi della legge delega, secondo la Sindaca costituiscono un segno positivo la previsione di forme vincolanti di partecipazione dei Comuni al procedimento di autorizzazione e di pianificazione che tenga conto delle distanze, fissate a livello nazionale, dai luoghi sensibili, e della razionalizzazione della dislocazione dei punti gioco.

Inoltre, secondo ANCI, bisognerà tenere conto del limite massimo del numero di apparecchi da gioco per esercizio, separare i punti gioco dalle altre aree nei locali e prevedere fasce orarie nazionali (con possibili interventi comunali per rispondere ad esigenze locali).

I Comuni dovranno, poi, ricevere i dati sulla localizzazione dei punti gioco: su questo, andrà potenziato l’applicativo SMART di ADM, con i dati integrati di tutte le forme di gioco disponibili.

Rispetto alle risorse, la Sindaca indica tre direzioni:

  1. il superamento della logica dell’invarianza di gettito che, sostiene, rischia di far risultare insufficienti le azioni di contrasto al gioco patologico;
  2. la compartecipazione dei Comuni alle entrate del gioco legale e a quelle relative alle sanzioni;
  3. l’aumento della dotazione annuale del fondo GAP.

Secondo le stime, i proventi del gioco illecito ammontano a 20 miliardi: un’azione di contrasto efficace passa dal recupero di quelle risorse e dal loro utilizzo contro la ludopatia e le altre dipendenze che spesso si accompagnano alla prima.

Infine, la Sindaca ha ricordato l’importanza del Tavolo ANCI sul gioco che coinvolge tutte le ANCI regionali. Tra le priorità, in particolare:

  1. garantire ai Comuni la facoltà di emanare normative locali per programmare la distribuzione dell’offerta di gioco, evitando al contempo i rischi di impugnazione;
  2. favorire azioni incisive di prevenzione, ad esempio prevedendo che ogni giocatore possa accedere agli apparecchi per un numero limitato di ore legato al codice fiscale, alla tessera sanitaria o a forme di riconoscimento biometrico;
  3. considerare il settore dei videogiochi e del gaming in generale, che prevede già al suo interno forme di compravendita e costituisce un’insidia soprattutto per i più giovani;
  4. destinare, attraverso il contrasto al gioco illecito, risorse ai Comuni affinché questi siano meglio attrezzati nel loro ruolo di tutela del cittadino;
  5. aprire un confronto con le Regioni per un miglior coordinamento nelle azioni di prevenzione e contrasto;
  6. programmare attività di formazione verso i giovani nelle scuole (anche in collaborazione con il Terzo settore) e verso la Polizia Locale.

Le domande rivolte dai membri della Commissione saranno oggetto di successiva risposta per iscritto o nel corso di un’altra audizione da convocare.