Premessa. Qui di seguito sono analizzate alcune specifiche misure contenute nella legge di stabilità per il 2016 con riferimento al sostegno delle aziende sequestrate alle mafie e alle nuove norme del settore dei giochi. Si dà conto altresì delle borse di studio previste a favore anche delle vittime della criminalità organizzata e delle disposizioni sul rinnovo delle concessioni demaniali, che contengono anche un riferimento ai comuni sciolti per mafia.
Misure di sostegno alle aziende confiscate alla criminalità organizzata (art. 1, commi 192-198). Per migliorare l’attività di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, vengono innanzitutto stanziate risorse per il rafforzamento e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati (commi 192-194). Uno stanziamento di 10 milioni di euro annui è previsto per assicurare la continuità del credito alle aziende confiscate, secondo criteri da definire con decreto interministeriale (commi 195-197). In caso di dissequestro, l’avente diritto è tenuto – quale condizione per la restituzione dell’azienda – a rimborsare gli importi liquidati dalla sezione del Fondo di garanzia (comma 198).
Disposizioni in materia di giochi (art. 1, commi 918-948). Le disposizioni aumentano innanzitutto il prelievo erariale unico (PREU) sulle newslot, riducendo contestualmente la percentuale minima destinata alle vincite (pay out). E’ modificata anche la tassazione sul margine per i giochi di abilità a distanza, sulle le scommesse a quota fissa e, a decorrere dal 1° gennaio 2017, sul Bingo a distanza.
Vengono introdotte nuove sanzioni in caso di installazione negli esercizi pubblici dei c.d. totem, cioè di quelle apparecchiature che consentono di giocare sulle piattaforme di gioco on line, ovvero di offerta di giochi promozionali connessi via web.
Si affida alla Conferenza unificata Stato autonome locali il compito di definire entro il 30 aprile 2016 le caratteristiche dei punti vendita di gioco nonché i criteri per la loro distribuzione sul territorio, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e prevenire il rischio di accesso dei minori: prima della definizione del relativo decreto ministeriale, dovranno essere sentite le commissioni parlamentari competenti (comma 936) (per approfondimenti sulle linee guida approvate dalla Conferenza unificata leggi questa scheda).
Durante l’iter parlamentare sono state introdotte anche disposizioni limitative della pubblicità del gioco d’azzardo, il cui rispetto è affidato all’Autorità per le comunicazioni (AGCOM). In particolare, la pubblicità di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro deve rispettare i principi previsti dalla Raccomandazione della Commissione europea 2014/478/UE, da recepire con decreto del Ministero dell’Economia: tra i divieti si ricordano quelli riguardanti i messaggi pubblicitari che incoraggiano il gioco eccessivo o incontrollato, che negano i rischi del gioco, che presentano il gioco come un modo per risolvere i problemi finanziari, che prospettano che la competenza del giocatore possa permettere di vincere sistematicamente oppure forniscano informazioni errate sulle possibilità di vincita, che si rivolgano ai minori, che facciano riferimento al credito al consumo ai fini del gioco. La pubblicità dei giochi con vincita in denaro è vietata nelle trasmissioni radiofoniche e televisive “generaliste” dalle ore 7 alle ore 22 e in quelle indirizzate prevalentemente ad un pubblico di minori, con esclusione dei media specializzati individuati con decreto ministeriale, delle lotterie nazionali e delle sponsorizzazioni nei settori della cultura, dell’istruzione e della ricerca, dello sport, della sanità e dell’assistenza (commi dal 937-940). In attuazione di tale disposizione è stato predisposto il decreto ministeriale 19 luglio 2016 (pubblicato nella gazzetta ufficiale dell’8 agosto 2016) che identifica in pratica i canali generalisti in quelli presenti dai numeri 1 a 9 del telecomando ed esclude dal divieto di pubblicità le tv a pagamento (Sky e Mediaset Premium), le radio, le tv locali ed i canali tematici sulle piattaforme a pagamento.
Il Ministero della salute predispone campagne di informazione e sensibilizzazione, in particolare nelle scuole, sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo, fornendo informazioni sui servizi disponibili per affrontare il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo (comma 941).
Altre disposizioni riguardano la certificazione delle VLT, i controlli sulla conformità degli apparecchi e l’evoluzione degli apparecchi newslot, con il passaggio ad apparecchi con sistemi di gioco con controllo remoto (analogamente alle VLT) e la progressiva riduzione del 30 per cento delle newslot rispetto agli apparecchi attivi al 31 luglio 2015.
Viene istituito presso il Ministero della salute il Fondo per il gioco d’azzardo patologico (GAP), con una dotazione di 50 milioni di euro annui (comma 946).
Si segnala che prima della votazione finale della Stabilità 2016, sono state accolti dal governo, senza essere votati, diversi ordini del giorno sui giochi, tra cui l’odg Taricco che impegna il Governo “a prevedere una rendicontazione, almeno annuale, alle Commissioni competenti sullo stato e le modalità di attuazione delle innovazioni introdotte, con particolare riguardo alle nuove regole per la pubblicità dei giochi e ai limiti negli orari protetti”. Vedi anche l’odg Pastorino, che impegna il Governo “a valutare l’opportunità di introdurre un’ulteriore normativa per adottare la tessera del giocatore o qualunque altro sistema fisico di riconoscimento che consenta di tracciare ed individuare il flusso giocatore-giocata-vincita” e quello di Mantero sull’opportunità di “valutare e prevedere anche con successivo atto normativo che ai comuni sia data la facoltà di rilascio della licenza” di pubblica sicurezza per le sale da gioco “e per l’attività di distribuzione» di slot e VLT”, tenendo conto “del numero di sale giochi con vincite in denaro già insistenti sul territorio e della distanza con i luoghi sensibili”.
Borse di studio vittime terrorismo e criminalità. Sono stanziati 250 mila euro annui per borse di studio riservate a coloro che hanno subito un’invalidità permanente, per effetto di ferite o lesioni riportate in conseguenza dello svolgersi nel territorio dello Stato di atti di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, nonché agli orfani e ai figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (art. 1, comma 255).
Canoni demaniali nei comuni sciolti per mafia. Si sospendono fino al 30 settembre 2016, in attesa del riordino della disciplina dei canoni demaniali marittimi, i procedimenti pendenti alla data del 15 novembre 2015 relativi alle concessioni demaniali marittime con finalità turistiche ricreative: tale sospensione peraltro non si applica nei comuni e municipi sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata (art. 1, comma 484).
(ultimo aggiornamento 8 agosto 2016)