Premessa. Oltre alle misure contenute nella legge delega n. 23 del 2014 e n. 190 del 2014, delega peraltro non esercitata dal Governo (vedi questa scheda), la Camera dei deputati ha discusso alcune proposte di legge in materia (AC 101 , AC. 102, AC. 267, AC. 433, AC. 1596, AC. 1633, AC. 1718, AC. 1812). Recentemente sia il Senato che la Camera hanno avviato l’esame degli altri progetti di legge presentati presso i due rami del Parlamento. Il Governo ha inserito disposizioni di natura fiscale, in materia di pubblicità e di ricollocazione delle sale all’interno della legge di stabilità per il 2016 (leggi questa scheda).
Qui di seguito si dà conto innanzitutto dei contenuti della discussione avviata in Commissione Affari sociali della Camera, per poi dare informazioni sugli altri progetti di legge e sugli atti di indirizzo e controllo discussi dai due rami del Parlamento.
Le prime proposte di legge. All’inizio della legislatura la Commissione Affari sociali aveva approvato un testo unificato che disciplinava un Osservatorio nazionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, prevedeva misure per la cura e la riabilitazione dei soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico (se ne occupano i servizi per le dipendenze istituiti presso le Regioni, che certificheranno la diagnosi mediante la quale il paziente avrà diritto all’esenzione dalla compartecipazione alle spese sanitarie nonché all’assistenza psicologica e farmacologica), per la protezione dei minori e dei soggetti più deboli (come l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria), per la prevenzione sui fattori di rischio del gioco d’azzardo patologico. Venivano previste campagne informative e sensibilizzazione e specifiche avvertenze sui rischi del gioco, nonché norme sul divieto di pubblicità. Specifiche disposizioni erano dettate sul rispetto della distanza minima da luoghi sensibili quali scuole, ospedali, strutture assistenziali etc, sul divieto di vendita e consumo di bevande alcoliche all’interno dei locali e sul numero massimo di ore giornaliere. Era inoltre vietata l’introduzione di nuove piattaforme on line per il gioco d’azzardo per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge.
L’iter del provvedimento è stato però a lungo sospeso in attesa del parere della Commissione Bilancio, che ha evidenziato problemi di copertura (vedi in particolare la seduta del 15 ottobre 2014); si segnala che alcuni contenuti delle proposte di legge sono stati inseriti all’interno della legge di stabilità per il 2015 (leggi questa scheda). Per maggiori approfondimenti consulta i dossier del Servizio Studi della Camera.
Solo nella seduta del 13 settembre 2017 è ripreso l‘esame in sede di comitato ristretto con la formulazione di un nuovo testo, successivamente approvato con modifiche dalla Commissione, ma l’iter non è giunto a conclusione (leggi questa scheda).
Le altre proposte di legge. Anche al Senato sono state presentate proposte di legge e l’Assemblea ha deliberato il 14 ottobre 2015 la dichiarazione d’urgenza di 5 progetti di legge e le commissioni Finanze e Sanità hanno avviato l’esame di tre di tali proposte (AS 2024, AS 2033 e AS 2047) il 22 ottobre 2015, rinviando il seguito della discussione al conseguimento delle opportune intese sia con la Camera sia con le altre commissioni del Senato cui sono state assegnate degli ulteriori progetti di legge: la Commissione Finanze del Senato ha avviato il 29 ottobre 2015 l’esame dell’AS 2000, finalizzato ad un riordino complessivo della materia, senza però approvare nessun testo (Per l’elenco completo delle proposte presentate presso Camera e Senato vedi l’allegato 3 in fondo a questo documento). Sono state anche programmate iniziative di riflessione sulla materia dei giochi da parte delle commissioni Finanze di Camera e Senato (vedi seduta del 20 novembre 2015). Nella seduta del 9 marzo 2016 la Commissione Finanze aveva deciso l’effettuazione di un ciclo di audizioni per approfondire tutti gli aspetti della materia, ma tale ciclo di audizioni non è stato ancora avviato, se si fa eccezione per tre audizioni del sottosegretario all’Economia, nelle sedute del 7 marzo 2017 (per i documenti presentati dal Governo clicca qui e qui), 17 maggio 2017 (clicca qui), 20 dicembre 2017 e 21 dicembre 2017, nel corso delle quali sono state discusse le proposte del Governo in sede di Conferenza unificata.
Contemporaneamente anche la Commissione Finanze della Camera aveva avviato il 5 novembre 2015 la discussione di tre proposte (AC3234, AC3257 e AC1035) che riguardano il divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro nonché nuove regole per l’autorizzazione delle sale gioco in ciascun comune (vedi il dossier predisposto dal Servizio Studi della Camera).
Le nuove intese sull’organizzazione dei lavori parlamentari. In seguito alle intese intercorse tra i Presidenti delle due Camere, è stata concordata la ripresa da parte delle Commissioni Finanze e Sanità del Senato delle proposte di legge sul divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, mentre la Commissione Finanze del Senato affronterà il riordino complessivo del settore e la Commissione Affari sociali della Camera potrà riprendere l’esame delle misure riguardanti la prevenzione e la cura delle persone affette da gioco d’azzardo patologico. Si segnala che è stata presentata in materia anche una proposta di legge di iniziativa della regione Veneto (AC 3965), che si aggiunge anche alle proposte della regione Lombardia (AS 1478) e della regione Piemonte (AC 1151). Nessuna delle proposte di legge ha però terminato il proprio iter.
Legge di bilancio per il 2017 e altri provvedimenti urgenti. Disposizioni in materia sono contenute anche nella legge di bilancio per il 2017, nel testo approvato dalla Camera, con riferimento alla gara del Superenalotto e alla nuova lotteria riservata a coloro che effettuano acquisti di beni e servizi regolarmente registrati (il decreto legge n. 244 del 2016, art. 14 quater, ha prorogato dal 1° marzo 2017 al 1° novembre 2017 l’avvio dell’applicazione sperimentale della lotteria); ulteriori misure dovevano essere introdotte nel corso dell’iter al Senato, anche in relazione alle decisioni che saranno assunte dalla Conferenza unificata Stato autonomie locali, ma l’evoluzione della crisi di governo ha modificato l’impostazione originaria. Limitazioni temporanee al gioco d’azzardo sono contenute anche nel provvedimento relativo alle aree colpite dagli eventi sismici del 2016, approvato in via definitiva dalla camera il 14 dicembre 2016. Ulteriori misure in materia di tassazione sono contenute nel decreto legge n. 50 del 2017 (approvato definitivamente il 15 giugno 2017), con un nuovo aumento del Preu (prelievo erariale unico) sia sulle slot machine che sulle vincite di alcune tipologie di gioco (Lotto, Enalotto, lotterie istantanee etc); nel corso dell’iter in Commissione Bilancio sono state approvate anche altre disposizioni sulla riduzione delle slot machine (vedi in particolare la seduta del 25 maggio 2017), attuate con il decreto del Ministero dell’Economia 25 luglio 2017 (gazzetta ufficiale 1° settembre 2017).
La legge di bilancio per il 2018. Il disegno di legge di bilancio per il 2018 (AS2960), nel disciplinare la proroga tecniche delle attuali concessioni, stabilisce al 30 settembre 2018 il termine per la nuova gara: a tal fine le Regioni devono adeguare la propria legislazione sui punti di vendita del gioco d’azzardo (leggi al riguardo questa scheda). Nel decreto legge n. 148 del 2017 è contenuta una norma sul rinnovo della concessione a Lottomatica per il “gratta e vinci” (vedi questa scheda).
La manipolazione delle competizioni sportive. Si segnala che il 3 ottobre 2017 le Commissioni Giustizia e Esteri della Camera hanno avviato l’esame del disegno di legge di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive (AC4303). Il 24 ottobre 2017 le Commissioni riunite II e III conferiscono il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea. Il disegno di legge è stato definitivamente approvato nella seduta del 22 novembre 2017. Per maggiori informazioni consulta il dossier del Servizio Studi della Camera.
Le precedenti audizioni del rappresentante del Governo in Commissione Affari sociali ed in Commissione Finanze della Camera. Si segnala che la XII Commissione della Camera aveva ascoltato il 4 agosto 2015 il sottosegretario per l’economia e le finanze, al fine di approfondire gli orientamenti del Governo in materia di riordino dei giochi pubblici in seguito al mancato esercizio della delega di cui alla legge n. 23 del 2014. Un ulteriore audizione si è svolta il 13 ottobre 2015 presso la Commissione Finanze. Il rappresentante del Governo ha ribadito la necessità di un intervento organico in materia al fine di affrontare contestualmente le diverse problematiche (riduzione dell’offerta, fondi per contrastare la ludopatia, pubblicità, tassazione) ed ha analizzato alcuni dei punti qualificanti del testo sottoposto al consiglio dei ministri: riserva statale in materia di giochi, numero massimo di apparecchi per metro quadrato e per esercizio, sostituzione delle attuali attrezzature con nuove tipologie di macchinette e loro controllo remoto, nuova programmazione degli insediamenti a livello regionale fondata sul rapporto tra popolazione adulta e numero delle sale aperte sul territorio (previa intesa in sede di Conferenza unificata Stato –autonomie locali), applicazione dell’art. 88 del t.u. di pubblica sicurezza per l’installazione di nuove apparecchiature, divieto assoluto di pubblicità, contrasto delle illegalità e del riciclaggio.
Il dibattito è servito anche ad approfondire le possibili vie alternative per giungere ad una riscrittura della normativa: riapertura dei termini della delega al Governo, inserimento di alcune disposizioni (con riguardo in particolare a quelle di natura fiscale e sanzionatoria) nella legge di stabilità, ripresa dell’iter parlamentare del testo elaborato dalla Commissione Affari sociali, integrato con i contenuti delle altre proposte di legge nel frattempo presentate.
Gli atti di indirizzo e controllo. Il Senato, al termine della discussione del 4 settembre 2013 e 5 settembre 2013 su alcuni atti di indirizzo contro la diffusione del gioco d’azzardo, ha approvato l’ordine del giorno G1 (testo 2) che impegna il Governo, tra l’altro, a migliorare ed intensificare i meccanismi di rilascio delle concessioni e di controllo sulle persone fisiche e giuridiche concessionarie – italiane ed estere – anche al fine di contrastare i fenomeni di riciclaggio del denaro sporco e le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Successivamente, la Camera ha discusso il 16 gennaio 2015 alcune mozioni concernenti iniziative per il contrasto del gioco d’azzardo; nella seduta del 12 marzo 2015 è stata approvata – in conformità al parere del Governo – la mozione n. 1-00710, che impegna il Governo ad una sollecita attuazione della legge delega ed all’adozione di una serie di misure per potenziare l’attività di monitoraggio e prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo, con particolare riferimento alla tutela dei minori (cfr. allegato 1). E’ stato approvato anche il dispositivo (non la premessa) della mozione n. 1-00759 (cfr. allegato 2). Le altre mozioni sono state approvate solo in parte (clicca qui).
Si segnala infine che la Commissione Finanze della Camera ha avviato il 30 settembre 2015 l’esame della risoluzione 7/00728 per l’adozione da parte del Governo di misure urgenti volte a superare le incertezze dell’attuale quadro normativo sulle procedure di autorizzazione all’apertura delle sale da gioco.
Una raccolta delle interrogazioni ed interpellanza presentate presso Camera e Senato in materia di gioco d’azzardo è contenuta in questa scheda.
Le proposte della Commissione Antimafia. La Commissione di inchiesta Antimafia, al termine di un ampio ciclo di audizioni, ha approvato il 6 luglio 2016 la relazione predisposta dall’apposito Comitato, presieduto dall’on. Vaccari, cui è stata affidata l’analisi delle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito ed illecito. Nel gennaio 2017 Camera e Senato hanno approvato atti di indirizzo che impegnano il Governo a recepire le proposte della Commissione Antimafia (leggi questa scheda). Si segnala infine che nel corso dell’audizione del Presidente del Coni del 2 agosto 2017 è stato approfonditamente analizzato il fenomeno delle scommesse (legali e illegali) e del match fixing ed il fortissimo interesse delle organizzazioni criminali in questo settore (leggi questa scheda).
Allegato 1: testo della mozione n. 1-00710, approvata dalla Camera nella seduta del 12 marzo 2015.
La Camera
premesso che:
in Italia il fenomeno del gioco d’azzardo è in continua crescita e in questi anni sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, come si può rilevare dall’andamento delle statistiche dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato relative alla quantità di denaro giocato. In parallelo si stanno anche rafforzando le evidenze scientifiche che dimostrano come la pratica del gioco d’azzardo possa dar luogo a forme di vera e propria dipendenza (gioco d’azzardo patologico) o a comportamenti a rischio (gioco d’azzardo problematico);
i dati aggiornati ad ottobre 2012 confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutta Italia, con il primato per il fatturato della Lombardia (1.284 milioni di euro), seguita nell’ordine dal Lazio (797), dalla Campania (688), dell’Emilia-Romagna (573), del Veneto (503), del Piemonte (484), della Sicilia (468), della Puglia (438), della Toscana (433), dell’Abruzzo (203). Per quanto riguarda la spesa pro capite al primo posto si colloca l’Abruzzo con 155,28 euro a testa, seguito da Lazio (144,83), Lombardia (132,31), Emilia-Romagna (131,96), Molise (127,52), Liguria (122,23), Marche (121,97), Campania (119,30), Umbria (118,74), Valle D’Aosta (118,29), Toscana (117,91);
il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 3 per cento del prodotto interno lordo nazionale, 5.000 aziende, 120.000 addetti, 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati, oltre il 15 per cento del mercato europeo e oltre il 4,4 per cento del mercato mondiale, il 23 per cento del mercato mondiale del gioco on-line. Nel 2011 sono stati giocati 79.814 miliardi di euro, 70.262 miliardi di euro nei primi 10 mesi del 2012, il 12 per cento della spesa delle famiglie italiane. Sono 15 milioni i giocatori abituali, 2 milioni quelli a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già malati. Sono necessari 5-6 miliardi di euro l’anno per curare i dipendenti dal gioco, mentre le tasse incassate dallo Stato sono 8 miliardi di euro;
le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della società: giocano il 47 per cento degli indigenti, il 56 per cento delle persone appartenenti al ceto medio-basso; il 70,8 per cento di chi ha un lavoro a tempo indeterminato, l’80,2 per cento dei lavoratori saltuari, l’86,7 per cento dei cassintegrati. Giocano di più e con più soldi i ragazzi delle scuole professionali, e giocano il 61 per cento dei laureati, il 70,4 per cento di chi ha il diploma superiore, l’80,3 per cento di chi ha la licenza media. Giocano anche gli adolescenti: si stima che giochi il 47,1 per cento degli studenti tra i 15 e i 19 anni: il 58,1 per cento dei ragazzi e il 36,8 per cento delle ragazze. Gli adolescenti sono più a rischio dipendenza: circa il 4-8 per cento ha un problema di gioco e il 10-14 per cento è a rischio di diventare giocatore patologico. Giocano pure i bambini: l’8 per cento dei bambini tra i sette e gli undici anni gioca con denaro on-line;
la dipendenza dal gioco è una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale non riesce a uscirne da solo. Il malato di gioco (gioco d’azzardo patologico) è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dover chiedere prestiti a usurai o a fonti illegali; a volte giunge alla perdita del lavoro per assenteismo. Tutto questo produce sofferenza e difficoltà di relazione anche all’interno della famiglia;
le sale giochi proliferano sempre di più in tutti i centri urbani e, tuttavia, le amministrazioni locali non riescono ad intervenire efficacemente per fermare il dilagante fenomeno, anche per la mancanza di poteri effettivi da parte delle autorità comunali di imporre norme restrittive in grado di impedire almeno la vicinanza delle sale giochi con i luoghi cosiddetti «sensibili» o per far rispettare una distanza congrua fra una sala e l’altra;
il gioco d’azzardo on-line, conosciuto anche da molti come gambling on-line, sta diventando sempre più pericoloso, proprio perché, a differenza di quello terrestre, abbatte tutte le inibizioni;
sul portale dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato sezione gioco è possibile avere un’ampia informazione su tutti i giochi presenti suddivisi per: gioco del lotto; giochi numerici a totalizzatore; giochi a base sportiva; giochi a base ippica; apparecchi da intrattenimento; giochi di abilità, carte, sorte a quota fissa; lotterie; bingo; gioco a distanza; mentre non vi sono dati circa il fenomeno del gioco in Italia, né dati aggiornati sono presenti sul sito del Ministero della salute o sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento antidroga;
diversamente dal modello legislativo e giurisprudenziale europeo, che è influenzato da principi di libera concorrenza, a livello nazionale si ritiene invece che il gioco d’azzardo debba essere sottoposto a concessione, distinguendolo dalle altre attività di gioco. Il tutto allo scopo di evitare e prevenire possibili infiltrazioni del crimine organizzato e/o fenomeni di illegalità e di garantire che si tratti di un’attività regolamentata e trasparente;
nel corso della passata legislatura la Commissione parlamentare affari sociali ha promosso un’indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco d’azzardo dalla quale è emerso nel testo conclusivo l’esigenza di disporre di una conoscenza dei dati epidemiologici tecnicamente e scientificamente validati, la necessità di nuove regole per limitare l’offerta dei giochi, tutelare i minori, liberare l’industria del gioco dagli inquinamenti della malavita ed affrontare il tema della presa in carico dei giocatori patologici;
in questi ultimi anni più volte il Parlamento e il Governo sono intervenuti a normare questa materia, basta ricordare:
a) il decreto-legge n. 158 del 2012 (cosiddetto decreto Balduzzi), convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, che all’articolo 5, comma 2, ha riconosciuto la ludopatia come una patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità, prevedendo anche l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia; all’articolo 7, comma 4, dispone dal 1o gennaio 2013, al fine di contenere la diffusione delle dipendenze dalla pratica di gioco con vincite in denaro, il divieto di messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive, radiofoniche e nelle rappresentazioni teatrali o cinematografiche rivolte prevalentemente ai giovani; su giornali, riviste, pubblicazioni, durante trasmissioni televisive e radiofoniche, rappresentazioni cinematografiche e teatrali, nonché via internet, che incitano al gioco ovvero ne esaltano la sua pratica, ovvero che hanno al loro interno dei minori, ovvero che non avvertono del rischio di dipendenza dalla pratica del gioco; al comma 4-bis dispone che la pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro deve riportare in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato; infine il comma 5-bis prevede che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca segnali agli istituti di istruzione primaria e secondaria la valenza educativa del tema del gioco responsabile affinché gli istituti, nell’ambito della propria autonomia, possano predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del medesimo;
b) la legge 11 marzo 2014, n. 23 (cosiddetta delega fiscale), all’articolo 14, ove si prevede che il Governo è delegato ad attuare il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici;
c) la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di stabilità 2015) all’articolo 1, comma 133, dove si prevede che nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale a decorrere dall’anno 2015 una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità. Una quota delle risorse, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l’adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta, nonché lo spostamento sotto il Ministero della salute dell’Osservatorio nazionale istituito ai sensi dell’articolo 7, comma 10, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189,
impegna il Governo
a dare rapida attuazione a quanto disposto dall’articolo 14 della legge 11 marzo 2014, n. 23, con l’emanazione dei previsti decreti sul riordino della normativa in materia di giochi pubblici e del regime autorizzativo all’esercizio dell’offerta di gioco prevedendo ai sensi della delega stessa l’introduzione e la garanzia di applicazione di regole trasparenti e uniformi nell’intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli, garantendo forme vincolanti di partecipazione dei comuni competenti per territori al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili validi per l’intero territorio nazionale, della dislocazione locale di sale da gioco e di punti di vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito, comunque con riserva allo Stato della definizione di regole necessarie per esigenze di ordine e sicurezza pubblica;
a predisporre canali ufficiali di informazione nonché una divulgazione periodica con cadenza annuale dei dati statistici relativi al gioco d’azzardo, con particolare attenzione ai dati relativi ai giocatori, alle somme giocate e ai territori più coinvolti;
ad assumere iniziative per adottare le necessarie disposizioni tese ad impedire l’accesso dei minori ai locali adibiti al gioco d’azzardo e agli apparecchi di gioco, nonché a tutelare i soggetti maggiormente vulnerabili e a rischio di gioco d’azzardo patologico;
ad assumere iniziative per l’introduzione di nuove disposizioni vincolanti in materia di pubblicità del gioco d’azzardo, con particolare attenzione alla tutela dei minori e dei soggetti vulnerabili, nonché all’esigenza di vietare messaggi pervasivi oppure ingannevoli o illusori circa le probabilità di vincita;
a valutare possibili iniziative utili a prevenire l’eventualità che gli apparecchi per il gioco d’azzardo divengano strumenti di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite;
a garantire attraverso il Ministero della salute adeguate risorse destinate alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo;
a predisporre, anche attraverso l’Osservatorio nazionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo patologico.
(1-00710) (Nuova formulazione – testo modificato nel corso della seduta) «Garavini, Marazziti, Miotto, Beni, Lenzi, Causi, Ginato, Gelli, Murer, Carnevali, Sbrollini, D’Incecco, Sgambato, Fabbri».
Allegato 2: testo del a mozione n. 1-00759, il cui dispositivo è stato approvato dalla Camera nella seduta del 12 marzo 2015.
La Camera,
premesso che:
in Italia, secondo quanto emerge da una ricerca fatta da Sistema gioco Italia del dicembre 2014, sono 790.000 i cittadini dipendenti dal gioco d’azzardo, mentre 1 milione e 750 mila sono i giocatori a rischio patologia;
una recente ricerca del Codacons fornisce dati ancora più allarmanti. Il 50 per cento dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di ludopatia, con il 17 per cento dei pensionati colpiti, il 25 per cento delle casalinghe e il 17 per cento dei giovanissimi. I ragazzi tra i 15 e i 18 anni aumentano con una media del 13 per cento all’anno. Sono 400.000 i bambini tra i 7 e i 9 anni che risultano contagiati dalla dipendenza per il gioco;
nell’anno 2013 solo con le slot machine e le videolotterie gli italiani hanno speso 47,5 miliardi di euro (il 56 per cento di quanto speso complessivamente nel gioco). Le vincite incassate sono state pari a 38,5 miliardi di euro e allo Stato sono finiti 4,3 miliardi di euro. Nel 2014 la raccolta complessiva parla di 45,6 miliardi di euro, con un gettito per l’erario pari a 4,1 miliardi di euro;
in Italia ci sono circa 400.000 slot machine, in media 1 ogni 150 abitanti;
il «decreto Balduzzi» n. 158 del 2012 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 189 del 2012) ha creato l’osservatorio sulle ludopatie, riconoscendo la ludopatia come una patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro;
i costi sociali legati al gioco sfiorano 7 miliardi di euro in quanto ogni giocatore patologico costa allo Stato 38 mila euro annui;
le nuove modalità con cui è possibile giocare d’azzardo hanno in comune alcune caratteristiche quali la velocità della giocata, la facile accessibilità dei giochi (ormai quasi tutti gli esercizi commerciali sono dotati di slot), la «normalizzazione» del gioco d’azzardo, la legalizzazione – visto che il primo promotore è lo Stato – che inculcano nel giocatore la sensazione di avere quasi il dovere di provarci che, rafforzata dal contesto, elude o minimizza la presa di coscienza del pericolo di una dipendenza che man mano si consolida;
un’indagine della Guardia di Finanza nel maggio 2014 ha riscontrato gravissime irregolarità, tra cui la presenza dei minori e giochi clandestini, in quasi tutte le sale scommesse. Su 2.266 esercizi ispezionati in tutta Italia, il 31 per cento è risultato fuori norma. Un centro su tre;
l’articolo 1, comma 33, della legge di stabilità per il 2015, approvata nel dicembre 2014, destina una quota pari a 50 milioni di euro all’anno alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione dei malati di ludopatia, di cui 1 milione di euro all’anno per la sperimentazione di modalità di controllo tramite specifici software che consentano al giocatore stesso di ricevere messaggi di allerta in base al monitoraggio del proprio comportamento nei confronti del gioco,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a promuovere misure restrittive, sia di ordine normativo che amministrativo, finalizzate al contrasto della diffusione del gioco d’azzardo;
a monitorare le attività che ruotano intorno al gioco d’azzardo al fine di eliminare quelle illecite che affiancano il gioco legale;
ad assumere tutte le iniziative opportune perché siano destinate risorse adeguate al fine di riabilitare i giocatori dipendenti e prevenire l’ulteriore aumento dei malati;
a prevedere nelle scuole primarie e secondarie dei percorsi specifici volti ad informare ed educare i giovanissimi ai rischi connessi ai vari tipi di giochi.
(1-00759) «Di Lello, Catalano, Di Gioia, Fava, Locatelli, Pastorelli, Borghese, Labriola, Melilla, Merlo».
Allegato 3. Le più recenti proposte di legge presentate presso Camera e Senato
Senato
AS 669 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo, per la trasparenza e il controllo del mercato dei giochi, la prevenzione e il contrasto delle ludopatie (commissioni riunite 2ª (Giustizia) e 6ª (Finanze e tesoro)
AS 766 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo, concernenti la protezione dei minori, il divieto di pubblicità ingannevole, il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività illecite e la trasparenza dei flussi finanziari nel settore delle scommesse (commissioni riunite 6ª (Finanze) e 10ª (Attività produttive, commercio e turismo)
AS 850 Nuove disposizioni in materia di gioco d’azzardo (commissioni riunite 2ª – Giustizia e 6ª – Finanze)
AS 956 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo (commissioni riunite 2ª – Giustizia e 6ª – Finanze)
AS 1338 Disposizioni per contrastare il gioco d’azzardo (non ancora assegnato)
AS 1358 Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico (commissione 1ª – Affari Costituzionali)
AS 1478 Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico (commissioni riunite 6ª – Finanze e Tesoro e 12°– Igiene e sanità)
AS 2000 Disposizioni in materia di riordino dei giochi (Commissione 6a – Finanze)
AS 2024 Introduzione del divieto di pubblicità per i giochi con vincita in denaro (Commissioni riunite 6°- Finanze e tesoro – e 12°- Igiene e sanità)
AS 2033 Divieto della propaganda pubblicitaria per i giochi a premio con vincita in denaro (Commissioni riunite 6°- Finanze e tesoro – e 12°- Igiene e sanità)
AS 2047 Modifica al Testo Unico sui servizi di media audiovisivi e radiofonici in materia di divieto di pubblicità di giochi con vincite in denaro (Commissioni riunite 6°- Finanze e tesoro – e 12°- Igiene e sanità)
AS 2087 Disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo (Commissioni riunite 6°- Finanze e tesoro – e 12°- Igiene e sanità)
AS 2173 Disposizioni a favore dei lavoratori affetti da gioco d’azzardo patologico (Commissione 11a – Lavoro)
AS 2515 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo, per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili, per la trasparenza e la legalità del mercato e delega al Governo al fine di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo in forma irregolare o illegale (Commissioni riunite 6°- Finanze e tesoro – e 12°- Igiene e sanità)
AS 2895 Istituzione di nuove Case da gioco in località turistiche e adozione del Codice del gioco d’azzardo (in attesa assegnazione)
Camera
AC 84 Norme per l’istituzione e la regolamentazione delle case da gioco sul territorio nazionale (Commissione 10° – Attività produttive)
AC 542 Disposizioni in materia di disciplina e sanzioni relative al settore del gioco e delle scommesse, per la trasparenza della gestione, anche societaria, delle attività e per la prevenzione dell’evasione fiscale e delle infiltrazioni criminali (6ª Commissione – Finanze)
AC 574 Modifiche all’articolo 7 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, e altre disposizioni in materia di divieto della pubblicità dei giochi con vincita in denaro e disciplina dell’autorizzazione all’esercizio dei medesimi (Commissioni riunite VI Finanze e X Attività Produttive)
AC 765 Disposizioni per la tutela della trasparenza, la prevenzione delle infiltrazioni criminali e il contrasto dell’evasione fiscale nell’esercizio del gioco d’azzardo (6ª Commissione – Finanze)
AC 766 Disposizioni in materia di disciplina e sanzioni relative al settore del gioco e delle scommesse, per la trasparenza della gestione, anche societaria, delle attività e per la prevenzione dell’evasione fiscale e delle infiltrazioni criminali (6ª Commissione – Finanze)
AC 1035 Divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro e della partecipazione dei minori ai medesimi, nonché disposizioni in materia di autorizzazioni all’esercizio del gioco lecito (6ª Commissione – Finanze)
AC 1068 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo, concernenti l’incremento delle risorse da destinare alla cura del gioco d’azzardo patologico, il divieto di partecipazione dei minori e di propaganda pubblicitaria, la competenza e i limiti per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di sale da gioco, la sospensione dell’istituzione di nuovi tipi di gioco, il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività illecite e la trasparenza dei flussi finanziari nel settore delle scommesse, nonché modifiche alla disciplina sanzionatoria (6ª Commissione – Finanze e 12° Commissione – Affari sociali)
AC 1155 Disposizioni concernenti la prevenzione della ludopatia, il divieto di partecipazione dei minori e di propaganda pubblicitaria dei giochi d’azzardo nonché il contrasto dell’evasione fiscale nel settore (non ancora assegnato)
AC 1196 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo, per la trasparenza e il controllo del mercato dei giochi nonché la prevenzione e il contrasto della ludopatia (commissioni riunite 6ª (Finanze) e 12ª (Affari sociali)
AC 1228 Disposizioni in materia di divieto di partecipazione dei minori, di limiti alla propaganda pubblicitaria dei giochi d’azzardo e alla collocazione di apparecchi da gioco, nonché per la prevenzione della ludopatia e la trasparenza dei flussi finanziari nel settore dei giochi d’azzardo e delle attività ad essi collegate (commissioni riunite 6ª (Finanze) e 12ª (Affari sociali)
AC 1759 Disposizioni per il contrasto del gioco d’azzardo patologico e per la tutela dei minori e dei soggetti deboli (6ª Commissione – Finanze)
AC 2016 Disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo (6ª Commissione – Finanze)
AC 2294 Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo (6ª Commissione– Finanze e 12° Commissione– Affari sociali)
AC 2357 Misure per il contrasto del fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico (6ª Commissione– Finanze e 12° Commissione– Affari sociali)
AC 3234 Divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro (6ª Commissione– Finanze)
AC 3257 Introduzione del divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro (6ª Commissione– Finanze)
AC 3428 Introduzione dell’obbligo di identificazione per la partecipazione ai giochi con vincite in denaro (6ª Commissione– Finanze e 12° Commissione– Affari sociali)
AC 3965 Disposizioni per il divieto del gioco d’azzardo e per la prevenzione della diffusione del rischio legato al gioco d’azzardo nonché per la cura e la riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia (6ª Commissione– Finanze e 12° Commissione– Affari sociali)
AC 4308 Modifiche al decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, e al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di limiti all’apertura di sale da gioco e di orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco lecito (6ª Commissione– Finanze)
AC 2817 Disposizioni in materia di gioco d’azzardo (6ª Commissione– Finanze e 12° Commissione– Affari sociali)
AC 4706 Disposizioni per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico (12° Commissione– Affari sociali)
(ultimo aggiornamento 21 dicembre 2017)