«L’eliminazione dello sconto in fattura degli interventi previsti dal Bonus 110 per gli Enti del Terzo Settore rappresenta un ostacolo alla possibilità di recupero a fini sociali di numerosi beni confiscati alle mafie». A dirlo è Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico, il network italiano dei comuni antimafia. «La nostra rete si unisce a quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali e dalla rappresentanza del Terzo Settore, impegnati nella difesa di uno strumento che va a beneficio del recupero del patrimonio edilizio, con particolare attenzione alle realtà di rigenerazione sociale dei beni sottratti alle organizzazioni mafiose».
Il repentino cambio di passo rischia di mettere in discussione il patto sociale che sottende alla loro riqualificazione e mette in difficoltà tutte quelle realtà che svolgono attività sociali in collaborazione con gli enti locali. Secondo l’ultimo report di Libera “RimanDATI”, infatti, sono oltre 1100 i Comuni italiani destinatari di beni immobili confiscati a mafiosi e corrotti, per un totale di oltre 22 mila fabbricati già destinati e quasi 20 mila da assegnare. Risorse fondamentali, che possono rappresentare importanti istanze di risarcimento sociale e opportunità di rilancio economico ed ambientale dei territori.
«Si tratta di un’opportunità, che unita agli stanziamenti previsti da finanziamenti PNRR, Europei, Statali e Regionali consente ad enti locali in collaborazione con associazioni ed enti del terzo settore di restituire alla collettività patrimoni frutti del malaffare mafioso e criminale – prosegue Roberto Montà –. In questo modo le istituzioni non solo recuperano fiducia e credibilità, ma sottraggono quel consenso mafioso di cui i criminali sono continuamente e storicamente alla ricerca. Confidiamo che il Parlamento, nella valutazione dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica, consideri queste quali attività strategiche e consenta di poter beneficiare di una misura con un impatto poco rilevante per il bilancio dello Stato, ma fortemente di valore per chi è impegnato sui territori a dimostrare la convenienza della legalità».