Capaci di resistere ancora, dal 16 al 23 maggio, a Mantova, tre film su giustizia, carcere, legalità e lotta alla mafia

Nell’ambito della rassegna sulla legalità “Capaci di resistere ancora”, promossa dall’Osservatorio permanente sulla Legalità del Comune di Mantova, Avviso Pubblico e Libera verranno proiettate tre pellicole di altrettanti autori per parlare di giustizia, carcere, legalità e lotta alla mafia.

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Giovedì 16 maggio – ore 18:30

Film “Vite da Sprecare” di Giovanni Calvaruso con Filippo Luna, Paride Benassai, Maurizio Bologna, Sergio Vespertino, Alessandro Agnello. Presentano il film il regista Giovanni Calvaruso e l’autore della canzone “Fantastico” Vincenzo Fasano.

Nella notte del 27 gennaio 1976 l’appuntato Salvatore Falcetta e il carabiniere Carmine Apuzzo venivano uccisi a sangue freddo nella caserma di Alcamo Marina in cui stavano dormendo. Per l’omicidio vennero condannati Giuseppe Vesco (amputato a un braccio e comunque trovato impiccato in cella poco prima di essere ascoltato dagli inquirenti), Giuseppe Gullotta (ergastolo), Giovanni Mandalà (ergastolo, morto in carcere per un tumore), Gaetano Santangelo (20 anni) e Vincenzo Ferrantelli (20 anni). Tutti assolti in appello per non aver commesso il fatto. Sull’accaduto l’ombra di Gladio e l’utilizzo della tortura.

Giovedì 23 maggio – ore 18:30

Film “Benvenuti in galera” di Michele Rho. (Italia, 2023, 73′). Il regista sarà il sala a presentare il film.

Da nove anni nel carcere di Bollate c’è un ristorante aperto al pubblico guidato da uno chef che ha lavorato con Gualtiero Marchesi. Il documentario ne mostra l’attività che continua grazie alla disponibilità dei detenuti e alla professionalità di Silvia Polleri, esperta del settore ristorazione.

Giovedì 30 maggio – ore 18:30

Film “Benvenuta al nord. La perdita dell’Innocenza” di Paolo Muran, Anna Sandrini (Italia, 2023, 50′). Il regista sarà in sala a presentare la pellicola.

Sottovalutare la diffusione delle mafie al Nord, immaginare regioni quali l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Piemonte e il Veneto come esenti da infiltrazioni all’interno del tessuto sociale ed economico è stata la più grande agevolazione che la società civile ha concesso alle mafie stesse. Liberamente tratto dal libro “L’impresa grigia” di Stefania Pellegrini, il film racconta il camaleontico insediamento della criminalità organizzata al Nord.

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