IL COMUNE DI CEMBRA LISIGNAGO (TN) ADERISCE AD AVVISO PUBBLICO

Giovedì 19 dicembre, con un voto unanime, il consiglio comunale di Cembra-Lisignago ha votato l’adesione ad Avviso Pubblico, l’Associazione nazionale di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.

Avviso Pubblico conta più di 440 enti associati in tutta Italia, di cui tre in Trentino. Oltre a Cembra-Lisignago aderiscono all’associazione il Comune di Mezzocorona e la Provincia autonoma.

Al consiglio comunale erano presenti e sono intervenuti il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, e il dottor Pasquale Profiti, magistrato presso la Procura della Repubblica di Trento.

Il sindaco Damiano Zanotelli ha illustrato ampiamente le ragioni della proposta di delibera facendo riferimento alle finalità che persegue Avviso Pubblico ed evidenziando i positivi risultati per l’amministrazione che possono essere conseguiti attraverso la collaborazione con la rete nazionale di comuni che lo compongono. “Siamo arrivati oggi a questa decisione alla fine di un percorso di maturazione della scelta, consapevoli che anche nella nostra realtà è necessario fare rete e collaborare tra amministrazioni per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e mafiosa”. “La nostra volontà – ha continuato il sindaco – è di dare sostanza alla nostra adesione con iniziative sul nostro territorio, possibilmente in collaborazione con altri comuni della nostra comunità di valle e con un occhio di riguardo per i giovani. Non a caso abbiamo voluto assumere la decisione in occasione del tradizionale incontro con i neo diciottenni ai quali abbiamo scelto di regalare il libro “Cose di Cosa nostra”, scritto da Giovanni Falcone e Marcelle Padovani, un libro dal forte significato civile”.

Pierpaolo Romani nel ringraziare tutto il consiglio comunale ha affermato: “Entrare a far parte della nostra rete significa poter scambiare informazioni, buone prassi amministrative, avere la possibilità di formarsi sia come amministratori locali sia come dipendenti pubblici. La diffusione delle informazioni e la cura della formazione – ha continuato il Coordinatore nazionale – sono due strumenti importanti per prevenire e contrastare mafie e corruzione, due fenomeni che non sono confinati solo in alcune regioni del nostro Paese ma, ormai, si sono diffuse su tutto il territorio nazionale, Trentino compreso”.

Il dottor Profiti, riflettendo sul tema dell’incontro Perché la legalità conviene, ha affermato: “La legalità è certamente il rispetto delle leggi. Dobbiamo, tuttavia, capire bene di quali leggi parliamo. La legalità conviene se si compone di leggi che rispettano le prassi della democrazia, mirano a garantire la solidarietà, il confronto fra maggioranza e minoranza, l’uguaglianza e la dignità delle persone, come previsto dalla nostra Costituzione”.

Nel suo intervento, il dottor Profiti, Presidente della sezione trentina dell’Associazione nazionale magistrati, ha richiamato l’attenzione dei presenti sull’importanza di fare memoria delle vittime innocenti delle mafie. Approfittando della mostra fotografica che è stata allestita nella sala del consiglio comunale, in cui apparivano i volti di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giorgio Ambrosoli e altre vittime, il magistrato ha dichiarato: “Abbiamo un debito di riconoscenza verso queste persone e dobbiamo onorarlo partendo dal raccontare le loro vite”.

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