“L’ACCESSO AL CREDITO: OPPORTUNITÀ, DIFFICOLTÀ, PREVENZIONE DEL RISCHIO USURA”: IL RESOCONTO DEL WEBINAR PROMOSSO DA CCIAA VERONA E AVVISO PUBBLICO

Si è svolto questo pomeriggio, lunedì 26 aprile, in modalità online, il secondo incontro del percorso formativo organizzato dalla Consulta della Legalità della Camera di Commercio di Verona in collaborazione con Avviso Pubblico. La Consulta della legalità, costituitasi lo scorso anno alla fine del mese di ottobre e partecipata da tutte le categorie economiche della provincia di Verona, è un progetto promosso dalla Camera di Commercio di Verona in collaborazione con Avviso Pubblico che si pone come obiettivo quello di formare gli imprenditori per prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose sul territorio veronese.

A questa seconda giornata formativa, dal titolo “L’accesso al credito: opportunità, difficoltà, prevenzione del rischio usura”, hanno partecipato oltre 70 partecipanti, tra cui rappresentanti del mondo economico e imprenditoriale, delle Forze dell’Ordine, sindacalisti, amministratori locali e giornalisti.

“Il reato dell’usura è stato l’unico reato a crescere in questi mesi di emergenza Covid-19 – ha dichiarato Giovanna Cagliostro, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura –. Il rapporto del Viminale parla di un aumento del 9,6% nei primi tre mesi dell’anno 2020. La Campania e il Veneto sono le regioni dove dall’inizio dell’anno 2020 sono pervenute più richieste di aiuto da parte delle vittime di usura: una trentina per ognuna delle due regioni”.

“Nel 2020 sono stati assegnati circa 23,2 milioni di euro, (+29,6% rispetto al 2019) alle vittime di usura – ha continuato il prefetto Cagliostro – ma le istanze di accesso ai benefici economici presentate nel corso dell’anno in realtà sono diminuite ed in totale sono state solo 539: 284 per estorsione e 255 usura. Questo perché le denunce sono sempre troppo poche rispetto alla portata del fenomeno. Ed è proprio su questo che stiamo lavorando molto da un lato cercando di sensibilizzare le Forze di polizia ad intercettare la possibile vittima di usura e di estorsione e dall’altro promuovendo l’esistenza del Fondo di solidarietà antiracket e usura, per combattere sia la ritrosia a denunciare, sia la scarsa conoscenza o fiducia nella possibilità di ricevere un ristoro adeguato e soprattutto tempestivo. Bisogna trovare il coraggio di chiedere aiuto, ma allo Stato”.

“Dobbiamo fare rete, condividere e diffondere le best practice, adattandole al territorio di riferimento e far capire che denunciare conviene – ha continuato Luigi Cuomo, Presidente di SOS Impresa –. Noi come Associazione contrastiamo il fenomeno del racket e dell’usura accompagnando le imprese e tutti gli operatori economici che vogliono liberarsi dei propri aguzzini in ogni passo, dalla denuncia all’accesso al Fondo di solidarietà, passando per le fasi giudiziarie. Oggi più che mai, in un contesto economico reso ancora più fragile dalla crisi dovuta dall’emergenza Covid, l’usura si sta diffondendo in modo esponenziale e silente, sta mietendo vittime in modo carsico con conseguenze gravissime, non solo perché riescono a condizionare parte del sistema economico ma perché in questo modo controllano anche parte del sistema politico compromettendo la tenuta democratica del paese”.

A seguire il Dirigente della Squadra Mobile di Verona Massimo Sacco ha aggiunto: “Bisogna informare il più possibile i cittadini sui pericoli dell’usura, per stimolare la denuncia bisogna far vincere la paura dei cittadini. Il fenomeno è infatti ben mimetizzato nel tessuto sociale ma gli strumenti di indagine a disposizione sono tanti. Dobbiamo lavorare di più sulla prevenzione, cercando di arrivare prima degli usurai e su questo le banche sono un soggetto importantissimo con cui interloquire affinché si crei un sistema che agevoli le aziende in difficoltà. Noi come squadra mobile siamo a vostra disposizione quindi l’appello che faccio a tutti voi è quello di venirmi a trovare”.

“L’Ufficio Antiusura del Comune di Verona opera principalmente su due logiche: la dissuasione e l’informazione – ha continuato Damiano D’Angelo, Responsabile dell’Ufficio antiusura del Comune di Verona – A tutte le persone in difficoltà a causa dell’usura, il Comune mette a disposizione l’apposito sportello, al 2° piano di palazzo Barbieri, e il numero di telefono 045.8077088. Si tratta di una linea diretta, che non passa dal centralino, e che garantisce la massima riservatezza a chi chiama. L’ufficio fornisce ai cittadini interessati un punto di ascolto e di indirizzo, in più collabora con le forze di Polizia e con l’Autorità giudiziaria allo scopo di denunciare eventuali responsabili di reato al fine anche di poter accedere al Fondo”.

“Alla procura di Verona nel 2020 sono stati registrati ad usura ben 11 fascicoli e 22 persone indagati ma nel veronese si è registrata una sola denuncia – ha concluso D’Angelo – Questo dato dovrebbe farci molto riflettere. Inoltre nel 2020 la UIF (Unità di informazione finanziaria) ha segnalato alle Forze dell’ordine 1.769 casi di sospetto riciclaggio solo nel veronese. Di questi volete che qualcuno non sia caduto nelle grinfie delle organizzazioni mafiose? Per questo credo sia necessario tenere alte le antenne perché se vogliamo realmente debellare questo fenomeno serve il contributo di tutti ”.

L’incontro è stato moderato da Roberto Fasoli, membro della Commissione consultiva di Avviso Pubblico.

Per maggiori informazioni sul percorso formativo:
Consulta della Legalità
Tel: 045 8085860
E-Mail: legalita@vr.camcom.it

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