Santhià dedica un parco alla testimone di giustizia Rita Atria

A 25 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, il 23 maggio e il 19 luglio 1992, il Comune di Santhià ha inaugurato il 17 maggio 2017 un parco intitolandolo alla giovane testimone di giustizia Rita Atria, realizzando un momento di riflessione sulle mafie insieme a don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.
Centinaia i santhiatesi che hanno voluto essere presenti a questo momento nell’area verde vicino al Centro giovanile #Tag.
Con loro il sindaco Angelo Cappuccio, accompagnato dalla ‘sindaca junior’ Aurora Galliani e dai primi cittadini di diversi paesi del territorio.

“Abbiamo sempre tenuto molto alta l’attenzione al rispetto della legalità e alla lotta alle mafie in ogni declinazione – osserva il sindaco Angelo Cappuccio – Molte sono state in questi anni di amministrazione di Impegno per Santhià le iniziative volte a ricordare le vittime di mafie, fra tutte i giudici Falcone e Borsellino, ma anche ad ospitare personaggi significativi come Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco Chinnici, anche lui assassinato dalla mafia, testimoni di giustizia e persone che hanno dedicato la propria vita a combattere le mafie. L’intitolazione del parco alla giovane testimone di giustizia, Rita Atria, che si tolse la vita la settimana dopo la strage di Via D’Amelio perché proprio per la fiducia che riponeva nel magistrato italiano Paolo Borsellino si era decisa a collaborare con gli inquirenti, ha per il nostro Comune un significato simbolico molto importante.
Noi cerchiamo in ogni modo di contrastare il dilagare della mafie: oltre alle attività di sensibilizzazione, dura è la nostra campagna contro il gioco d’azzardo patologico e le sale da gioco, abbiamo aderito ad Avviso Pubblico, ci siamo costituiti parte civile nel processo contro mafia e ‘ndrangheta nelle nostre zone”.

 

 

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