La notizia che Francesco Schiavone, persona ai vertici del clan camorristico “dei Casalesi”, abbia deciso di collaborare con la giustizia, seguendo l’esempio dei suoi figli, è un fatto importante e positivo.
Dopo 26 anni dal suo arresto, Schiavone ha oggi l’occasione di fornire un contributo concreto e significativo per svelare fatti criminali sui quali non si è fatta ancora piena luce nonché di fornire preziose informazioni su complicità e collusioni che hanno permesso al clan camorristico da lui capeggiato di godere di favori e impunità per un prolungato e ingiustificato periodo di tempo.
Schiavone può fornire informazioni che consentono di spezzare i legami tra camorra e politica, tra camorra e imprenditoria, tra camorra e mondo economico-finanziario e delle libere professioni. Ha un’occasione importante per riscattarsi come uomo, come genitore e come cittadino.
In questo momento, Avviso Pubblico ringrazia vivamente i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e le forze di polizia che hanno lavorato alacremente per tanti anni, dimostrando nei fatti che lo Stato è presente ed è più forte della camorra.
E ringrazia in modo particolare, le cittadine e i cittadini onesti di Casal di Principe e il Sindaco Renato Natale per l’azione di resistenza e di rinascita che hanno intrapreso, in particolare dopo il barbaro assassinio di don Peppe Diana, e che è stata riconosciuta pubblicamente anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La camorra e le altre mafie perdono sempre quando l’impegno per l’affermazione della legalità, dei diritti e della giustizia sociale diventa un’azione corale e non un’azione delegata esclusivamente alle forze deputate alla repressione dei fatti criminali.