«Preoccupa molto l’invio di una busta contenente alcuni proiettili recapitata (se confermata la destinazione) al responsabile dell’area tecnica del Comune di Carmagnola. Si tratta di una grave minaccia su cui è bene tenere alto il livello di guardia. Chi ha delle informazioni che possono essere utili per scoprire i responsabili di questo vile gesto, collabori con le autorità competenti.
«Indipendentemente dalla matrice e dalla provenienza della lettera, intimidire così un dipendente pubblico è sintomo di una società che in parte non riconosce il servizio pubblico come elemento fondamentale per il rispetto delle regole». È il commento di Diego Sarno, consigliere regionale e Coordinatore di Avviso Pubblico per il Piemonte.
«La nostra Associazione, che vanta tra i suoi enti soci anche il Comune di Carmagnola, auspica che gli inquirenti facciano luce al più presto sulla vicenda», spiega ancora Diego Sarno, che sarà presente in città all’inaugurazione della “Fiera nazionale del peperone” per portare la vicinanza di Avviso Pubblico all’amministrazione comunale insieme alla quale si stanno realizzando importanti progetti di formazione e sensibilizzazione sui temi dell’anticorruzione e della prevenzione alle infiltrazioni mafiose.
Il grave gesto arriva a meno di due mesi dalla presentazione del Rapporto annuale “Amministratori Sotto Tiro”. Nel 2022, in Italia, Avviso Pubblico ha censito 326 atti intimidatori contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali. Una cifra allarmante, che dimostra come fare il sindaco e l’amministratore locale sia un mestiere difficile e a talvolta pericoloso. Anche in Piemonte, dove lo scorso anno si sono registrati dodici atti intimidatori in quattro province.
«Le storie contenute nel Rapporto di Avviso Pubblico – conclude il Coordinatore Sarno – dimostrano quanto il fenomeno delle minacce e delle intimidazioni verso chi ricopre un incarico politico-istituzionale e opera nella Pubblica amministrazione sia esteso e la necessità di porlo al centro dell’agenda politica del nostro Paese».