Il Presidente dell’Autorità anticorruzione ha presentato il 2 luglio 2015 la relazione per il 2014 alle Camere.

Qui di seguito sono illustrati gli aspetti più rilevanti di tale documento, che pone innanzitutto in risalto il nuovo ruolo dell’Anav disegnato con il  dl 90 del 2014, anche a seguito dei gravi fenomeni di corruzione emersi grazie ad alcune indagini giudiziarie, in particolare con l’Expo di Milano ed il Mose di Venezia: si è giunti così all’unificazione delle funzioni prima attribuite all’AVCP ed all’attribuzione all’Autorità di importanti poteri  per il contrasto della corruzione.

La relazione evidenzia, da un lato, le funzioni di alta sorveglianza sulle procedure di affidamento per la realizzazione di Expo 2015 e le misure straordinarie di commissariamento delle imprese, in presenza di situazioni sintomatiche di condotte illecite da parte di società aggiudicatrici di appalti pubblici, al fine di salvaguardare i tempi di esecuzione delle commesse pubbliche e, al tempo stesso, evitare che l’autore dell’illecito possa avere vantaggi.  Dall’altro, c’è l’attività ordinaria per la vigilanza (sia quella “tradizionale” che quella “collaborativa”, basata cioè su specifici protocolli stipulati con la stazione appaltante) sulla corretta gestione degli appalti pubblici, che ha permesso di evidenziare anomalie, irregolarità ed incongruenze, anche nella fase di esecuzione dei lavori; nonché l’attività volta a garantire la piena attuazione degli obblighi su trasparenza e pubblicità della pubblica amministrazione, da estendere alle società private in controllo pubblico e alle società partecipate. Importante è anche la funzione di componimento delle controversie insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, che si è rilevata assai utile per la risoluzione del contenzioso.

La relazione si sofferma inoltre sulle proposte di miglioramento della normativa vigente, a partire dal recepimento delle direttive europee in materia di appalti, l’approvazione del nuovo codice degli appalti, la definizione di meccanismi di selezione che premino le aziende più affidabili e lo sviluppo di forme di collaborazione tra stazioni appaltanti e Anav  per garantire la correttezza delle gare ed evitare infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Le audizioni presso diverse commissioni parlamentari – ed i pareri espressi su determinate materie (come ad esempio sul whistleblower e sulla disciplina riguardante incompatibilità e inconferibilità degli incarichi) – sono servite per illustrare la posizione dell’Autorità sulle modifiche della legislazione.

Ampio risalto viene dato anche alla stipula di accordi con altre Istituzioni sia per finalità di prevenzione (come il protocollo con il Ministero dell’Interno e quello con l’Autorità per la concorrenza) sia per scopi educativi e formativi (come ad esempio quello con il Ministero dell’Istruzione, la Direzione Nazionale Antimafia e l’Associazione Nazionale Magistrati e quello con la Scuola Nazionale dell’Amministrazione e la Scuola Superiore della Magistratura).