Premessa. Il 5 settembre 2018, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha diramato un comunicato contenente “indicazioni per la miglior gestione delle segnalazioni di illeciti o irregolarità effettuate dai dipendenti pubblici nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione, ai sensi dell’art. 54-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (c.d. whistleblowers)”.

Le segnalazioni inviate all’Anac. Si rileva anzitutto che, in conformità alla normativa in materia, l’Autorità si avvale di un protocollo di crittografia in grado di garantire «una rafforzata tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata». Al segnalante viene dunque suggerito l’utilizzo del modulo per le segnalazioni presente sulla piattaforma informatica, la quale, oltre ad assicurare priorità alla trattazione delle stesse, garantisce una maggiore riservatezza. Con riguardo alle segnalazioni cartacee inviate per posta o consegnate brevi manu, viene invece consigliato di indicare sul plico la specifica locuzione “Riservato – Whistleblowing” o altra analoga. In mancanza di una simile indicazione le segnalazioni potrebbero non essere protocollate nel registro riservato predisposto dall’Anac.

Al fine di garantire l’attualità delle segnalazioni, l’Autorità suggerisce altresì al segnalante «di presentare nuovamente le segnalazioni anteriori alla data di entrata in vigore della legge n. 179/2018 (29 dicembre 2017), e di farlo soltanto se esse corrispondono ai presupposti applicativi della novellata disposizione di cui all’art. 54-bis e permanga l’interesse a segnalare». In particolare, non avendo competenza in ordine agli atti ritorsivi adottati prima della modifica normativa dell’istituto del whisleblowing, l’Anac non tratterà le comunicazioni aventi ad oggetto misure ritenute ritorsive pervenute prima del 29 dicembre 2017 e non successivamente reiterate.

La collaborazione delle altre Amministrazioni. L’Anac invita le altre Amministrazioni a fornire un tempestivo riscontro alle richieste di informazioni e atti da parte dell’Autorità, utili alla gestione della segnalazione e a consentire la puntuale identificazione del Responsabile per la corruzione e la trasparenza (RPCT), principale interlocutore dell’Autorità medesima.

 

(a cura di Luca Fiordelmondo, Master APC dell’Università di Pisa)